Terra piatta o tonda?

di Giuseppe Guarino

La Terra è piatta o rotonda?

Sembra un quesito inutile all’alba del XXI secolo, e forse lo è. Probabilmente non avrebbe attirato la mia attenzione se non fosse stato per il fatto che alcuni elevano le loro personalissime convinzioni al livello di dottrine bibliche. Se la mettiamo da questo punto di vista, allora mi sento in dovere di dire qualcosa in proposito.

La discussione sull’attendibilità scientifica della Bibbia va avanti da secoli. “Eppur si muove”, sussurrò Galileo Galilei costretto a capitolare davanti alle convinzioni della Chiesa medievale. Alla comparsa delle teorie Dawiniane sull’evoluzione della specie vi fu un gran clamore fra i religiosi – e vi è tutt’oggi. E adesso, arrivano pure i terrapiattisti con le loro nuove – eppure antiche – convinzioni che cozzano con le teorie comunemente accettate dagli scienziati, ma anche dall’uomo della strada.

Se qualcuno crede che la terra è piatta a me non cambia la vita. Lo creda pure. Se ci fa dei convegni, se si discute, ecc., è un bel passatempo per chi altro da fare non ha nella vita. Ma un’altra storia è prendere la Bibbia ed utilizzarla come scudo per difendere le proprie convinzioni. Perché, paradossalmente, nella cieca ricerca di affermazione personale e nella diffusione di inutilissime ed insostenibili convinzioni, ci si deve rendere conto che alla fine si sta ottenendo soltanto il misero risultato di far passare la Bibbia per ciò che non è ed i cristiani per idioti.

La Bibbia non è un trattato scientifico.

Se lo fosse nessuno riuscirebbe a capirla. A stento riusciamo a capire i testi di fisica dei nostri figli, immaginiamo un testo scientifico scritto da Dio stesso – sarebbe un inutile accozzaglia di parole messe lì per impressionarci e non di certo per edificarci.

La Bibbia è un libro religioso.

Il genere di uno scritto è determinante. Se prendiamo un libro di matematica non possiamo aspettarci di trovarvi delle ricette per una sana dieta mediterranea. Il matematico potrà anche parlarne, incidentalmente, per dei riferimenti a quantità, dosaggi o altri esempi, ma di sicuro nessuno potrà utilizzare il suo testo come modello per la propria dieta.

Un libro giallo ha di solito almeno un morto ed almeno un colpevole – il maggiordomo. Possiamo rinvenire in uno scritto di questo genere qualche informazione geografica, o scientifica, oppure chimica, ma rimarrà pur sempre un libro giallo e a chi non piace il genere è avvertito dall’etichetta, dal titolo e dalla trama che di questo si tratta. Se lo si leggerà cercandovi verità di vita e si rimarrà delusi, non si potrà certo biasimare l’autore o l’editore.

La Bibbia è un libro religioso. Ciò implica che al suo interno vi troviamo verità religiose. La prospettiva è religiosa. La lettura degli eventi è religiosa. Il motivo per i quali una cosa viene detta ed un’altra completamente ignorata è la prospettiva religiosa.

Cercare verità scientifiche in un libro religioso è una delle operazioni più pericolose che si possa tentare di fare. Si tratta di un compito che potrebbe occupare soltanto uno scienziato sobrio e bilanciato, che sia altrettanto ferrato e competente come biblista. Raro connubio. Di sicuro tale bilanciato atteggiamento e tale preparazione scientifico-religiosa non mi sembra di averla trovata fra i sostenitori della teoria terrapiattista che utilizzano la Bibbia come testo scientifico a sostegno delle proprie convinzioni.

La realtà dei fatti è che alcune persone mettono mano alla Scrittura senza avere dalla loro sufficienti conoscenze linguistiche – che non significa soltanto conoscere o non conoscere una lingua – filologiche – che sono essenziali! – storiche, ecc., e soprattutto senza quel minimo di buon senso – nel naturale – e di discernimento  – nello spirituale – e la loro ricerca di verità finisce solo per tramutarsi in scandalose convinzioni proposte con arroganza e cieca fermezza, che nulla giovano al corpo di Cristo; al contrario, danneggiano sia i fedeli sia la causa della difesa dell’autorità della Parola di Dio.

Brani della Scrittura come 1 Cronache 16:30, 1 Samuele 2:8, Isaia 11:12, 40:22, Giobbe 26:7, vengono citati a sostegno di teorie terrapiattiste. Ma il libro delle Cronache è un libro storico-profetico scritto con prospettiva religiosa! Samuele altrettanto! Giobbe appartiene al genere cosiddetto sapienziale: con tutti i guai che aveva addosso, adesso gli diamo pure l’incombenza di spiegarci verità scientifiche? E che dire di Isaia? Ma quanto gli poteva importare, a lui e a chi l’ascoltava, di cosa fosse tondo o piatto durante il suo travagliato ministero profetico?

Siamo coscienti che quotidianamente facciamo delle affermazioni geocentriche? Quando diciamo: “il sole sorge ad est e tramonta ad ovest”, ciò potrebbe dimostrare la nostra convinzione che sia il sole a ruotare attorno alla terra. Io sono convinto che sia la terra a ruotare attorno al sole, e non mi si può fare una colpa se cerco di esprimermi in maniera comprensibile nella mia lingua.

Ricordo mio papà, quando io ero ancora piccolo, che per spiegare la condivisione della sorte umana, diceva sempre: “siamo tutti sotto questa cupola di cielo”.  Non era convinto che la terra fosse piatta – i suoi anni erano quelli in cui tutti la si credeva tonda.

Che dire di quell’espressione ambigua, se non addirittura errata: “il libro è caduto dal tavolo” o di altre simili. A sentirle o leggerle sembra che sostengano che il libro si sia di propria sponte lanciato verso il suolo. Il libro non effettua alcun movimento. Egli è passivo oggetto della forza di gravità terrestre: non cade, se vogliamo essere pignoli, ma viene irresistibilmente attratto dalla terra fino al contatto. La mia grossolana ed imprecisa affermazione non è certo indice delle mie convinzioni scientifiche, come potrebbe supporre un qualche attento studioso del 3500 d.C., bensì una maniera comune e sbrigativa di esprimermi.

Ritengo nel mio piccolo di avere qualche conoscenza della Bibbia, della Parola di Dio e, in circa quarant’anni di fede ne ho sentite ormai di tutti i colori. Se non mi sconvolgo, però, un po’ mi infastidisco a vedere pontificare egregi sconosciuti che non ottengono nulla con le loro assurde teorie e pretese, se non confondere le menti delle persone più semplici ed offrire il fianco a chi critica il cristianesimo.

Per quanto mi riguarda, visto che di verità scientifica si parla e che in nessuna parte della Scrittura questa pretende di essere un trattato scientifico. Visto che il linguaggio biblico non ha mai avuto pretese scientifiche ma mira, con semplicità e potenza, a raggiungere e mutare il cuore dell’uomo più che le sue convinzioni intellettuali. Visto che non abbiamo sufficienti conoscenze linguistiche per correttamente valutare espressioni antiche millenni su questioni tanto singolari. Fermo tutto ciò, se voglio sapere se la terra è tonda o meno, io ritengo ancora oggi più saggio dare uno sguardo ad un libro di scienza.

Durante le mie recenti letture-studio utili per il mio prossimo libro (Caught between Science and Faith) mi sono imbattuto in un’espressione davvero fantastica che mi spiega, ponendo fine nella mia mente al dibattito, perché la piattezza della Terra sia rappresentata dalla sua rotondità. Vediamo cosa dice Stephen Hawking, indiscussa autorità in materia. (La citazione è tradotta da me dall’edizione inglese originale del libro che sto leggendo e potrebbe quindi differire nel testo dalla versione dell’edizione italiana del libro).

“Einstein ha formulato la proposta rivoluzionaria che la gravità non sia una forza come tutte le altre forze, bensì la conseguenza del fatto che lo spazio-tempo non è piano, come era stato precedentemente supposto: esso è curvato, ovvero “deformato” dalla distribuzione in esso della massa e dell’energia. Corpi come la terra non sono fatti per muoversi su orbite curve da una forza chiamata gravità; invece, essi seguono la cosa più prossima ad un tragitto rettilineo in uno spazio curvo, che viene chiamato geodetico. Geodetico è il più breve (o il più lungo) tragitto fra due punti prossimi. Per esempio, la superficie della terra è uno spazio curvo bidimensionale.” Stephen Hawking, A Brief History of Time, Transworld Publishers, Bantam edition reissued 2016, p. 33, 34.

In inglese il testo dice: “… the surface of the earth is a two-dimensional curved space”, cioè: “la superficie della terra è uno spazio curvo bidimensionale”.

Non riesco a capire perché una tale affermazione possa essere avversata dai terrapiattisti e personalmente la ritengo più che soddisfacente, da ogni punto di vista. Non mi sembra contraddica ciò che dice la Scrittura, sebbene non mi pare nemmeno lo corrobori. Credo piuttosto che si tratti di un buon risultato all’interno degli sforzi degli scienziati che si prodigano per una migliore conoscenza dei fenomeni fisici del nostro universo. Sono questi l’oggetto della ricerca scientifica, mentre tutt’altro è stato e rimane l’intento della Sacra Scrittura.

Fare confusione in tal senso non servirà a nessuno: né al religioso, né allo scienziato. Non servirà al credente e non darà autentico spunto di riflessione al non credente. In ultima analisi, e nella migliore delle ipotesi, avremo soltanto sprecato il nostro tempo e quello degli altri.

Shalom.