Superman moderno “messia”

di Giuseppe Guarino

Finora abbiamo discusso in maniera “seria” delle lingue originali della Bibbia. Eppure conoscere l’ebraico ed il greco biblici può anche aiutare a capire fenomeni sociali e culturali che nascondono dei significati altrimenti meno facilmente rintracciabili.

Superman è considerato il primo supereroe della storia dei fumetti. La sua prima avventura venne pubblicata nel giugno del 1938 sulle pagine del n.1 della rivista a fumetti “Action Comics” che lo vide subito in copertina.

Action Comics viene ancora oggi pubblicato con successo dalla DC Comics che ha da poco festeggiato il numero 1.000 – e per una rivista mensile non è traguardo da poco.

Tanti i motivi del successo di Superman e della figura del supereroe in genere, diffusasi negli anni a seguire, dando origine letteralmente a centinaia di personaggi: Batman, Capitan Marvel, Spiderman, Fantastici Quattro, Avengers, ecc.

Il successo immediato di Superman presso il grande pubblico è senz’altro dovuto alla popolarità della concezione ebraico-cristiana di un “Messia”, un essere dotato di potere sovrannaturale che viene dal cielo per salvare l’umanità. Se a prima vista potremmo pensare che si tratti di una coincidenza, approfondendo, invece, vedremo che di una coincidenza non si tratta.

Jerry Siegel era di famiglia ebraica ed è cresciuto in un sobborgo ebraico di Glenville, dove conobbe Joe Shuster, con il quale creò Superman.

Superman cade dal cielo. È dotato di poteri superiori alla norma e li usa per difendere i deboli e la giustizia, perché la sua personalità è votata al bene senza compromessi ed al servizio del prossimo.

Sulla terra l’alter-ego di Superman assume l’identità di Clark Kent, timido giornalista. Ma il vero nome “alieno” dell’eroe è Kal-El. El (אל) è una parola ebraica che viene tradotta “Dio” ed è anche utilizzata, nella forma al plurale, per la prima designazione di “Dio” in Genesi 1:1, Elohim (אלהים). Kal-El deriva quindi apertamente dall’ebraico “voce di Dio”.

La parola Krypton, usata per il pianeta di origine del supereroe, invece, è di origine greca e significa “nascosto”. Il padre di Superman, Jor-El che prova invano a salvare il suo popolo dalla distruzione, ricorda molto da vicino i profeti ebraici che, in maniera altrettanto frustrante, hanno provato a mettere in guardia il popolo di Israele nei periodi di grande crisi della sua storia.

Che dire poi del grande nemico di Superman, Lex Luthor?

Adesso dobbiamo ricordarci che l’ebraico si scrive con soltanto le consonanti. Togliendo le vocali Luthor diventa LTHR. Non è certamente una coincidenza che queste quattro consonanti si ritrovino anche nel nome del nemico più grande del popolo ebraico, HiTLeR. Cambiando le vocali di Hitler ed invertendo il senso di lettura delle prime tre consonanti, ne verrà fuori proprio Luthor.

A mio avviso, se i supereroi hanno così tanta e sicura presa sull’immaginario collettivo ciò è almeno in parte dovuto ai richiami alla sensibilità religiosa collettiva evocata dai riferimenti ebraico-cristiani del suo archetipo, Superman.

 

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