Intermezzo – A lezione di inglese con i fumetti: Batman # 2

INTERMEZZO

A LEZIONE DI INGLESE CON I FUMETTI

da Batman # 2

 cover

Batman n. 2 (2011) è lo spunto per la lezione di inglese qui accanto. Il fumetto in inglese originale di può acquistare con una certa facilità su e-bay, mentre la versione in italiano è pubblicata mensilmente dalla Lion.

Lezioni di inglese sui fumetti? Ma quale inglese?

Chi legge si chiederà quindi: “Quanti tipi di inglese esistono?”

Per semplicità diremo che esistono fondamentalmente due tipi di inglese predominanti sugli altri: British ed American English. Questa “lezione-discussione” non promuove nessuna pronuncia in particolare, ma riguarda l’inglese pratico: la forma colloquiale con la quale bisogna fare i conti, prima o poi, se si vuole davvero parlare e capire la lingua inglese.

Questa lezione considererà l’uso dell’inglese nei fumetti. In maniera pratica e nel dettaglio.

Vediamo subito di cosa sto parlando.

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In Batman n.2 (2011) assistiamo alla rocambolesca caduta di Bruce Wayne dalla Wayne Tower. Notiamo una parola in particolare fra quelle pensate dall’alter-ego di Batman: “center“, cioè “centro”. “Center” è ortografia americana, mentre in un testo britannico avremmo trovato scritto “centre“.

Quale dei due è il modo corretto di scrivere questa parola? I tempi sono lontani quando se non era British non era inglese. Personalmente ritengo che si possa fare di meglio che schierarsi: non diremo, quindi, quale sia la più corretta fra le due maniere di scrivere la parola: entrambi i modi sono da considerarsi a mio avviso “corretti” ed entrambi debbono conoscersi.

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Poco più avanti nello stesso numero, il commissario Gordon utilizza la parola “colorful“. Batman è edito negli USA: fosse stata l’Inghilterra la sua patria d’origine, avremmo letto “colourful” – è questa infatti l’ortografia britannica. La parola “colore” è quindi “color” in America, “colour” in Inghilterra. Anche in questo caso: identico significato, diversa ortografia e pronuncia.

Bruce Wayne parla un inglese molto pulito, quasi elegante, che si addice alla sua posizione sociale. Diamo uno sguardo più da vicino almeno ad una sua espressione per trarre qualche spunto linguistico.

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If you came to Gotham city today.

If” – “se”, in italiano – cammina al braccetto con il congiuntivo, mentre in inglese regge – diremo per semplicità – il verbo al passato. Il verbo utilizzato “to come“, “venire”, al passato assume la forma irregolare “came“. Con la disarmante semplicità della grammatica inglese, tutto ciò che dobbiamo sapere di questo verbo è che:

come” è presente,

came” è fondamentalmente passato

come” è participio passato.

Questa maniera di memorizzare e sintetizzare le forme al “presente, passato e participio passato” dei verbi inglesi irregolari è chiamato paradigma. Per il verbo “venire”, il paradigma è: “to come, came, come“.

Degli esempi:

I come to you

vengo da te

He came to Italy two years ago

venne in Italia due anni fa

We have come

siamo venuti

If you came to Gotham City today

quindi si traduce: “Se tu venissi a Gotham City oggi”.

Un mio personale consiglio: non è produttivo stare troppo a chiedersi “perché si dice così?” O cercare di tradurre letteralmente in italiano un’espressione in inglese per percepirne il senso. Ogni lingua ha dei modi di dire propri che se analizzati letteralmente conducono ad inevitabili inesattezze.

Quindi diremo che “if” (“se”), che in italiano è sempre seguito da un verbo al congiuntivo, in inglese richiede un verbo al passato.

Traduciamo:

If you came to my home today

se venissi a casa mia oggi

Se volessimo rendere la frase più colorita e colloquiale potremmo dire:

If you came to my place today

Continuiamo l’esame del nostro testo.

Right now

adesso 

Letteralmente l’espressione significa “proprio ora”; ma è invece normalmente utilizzata con la valenza dell’italiano “adesso”.

And took a tour of the building

E facessi un giro dell’edificio

Anche qui il verbo è al congiuntivo/passato. “To take a tour” significa: “fare un giro”. Non perdiamo tempo a chiederci perché si dice così, piuttosto impariamolo a memoria – attività senz’altro più produttiva.

Il verbo “to take” è irregolare. Il suo paradigma è: “to take, took, taken.

Riprendendo ed applicando quanto abbiamo appreso finora, portiamo qualche esempio concreto.

I take a tour

Io faccio un giro

I took a tour

Io feci un giro

If I took a tour

Se io facessi un giro

Quindi:

If you came to Gotham City today and took a tour of the building …

Lo tradurremo: “Se tu venissi a Gotham City oggi e facessi un tour dell’edificio…”

Continuiamo la frase: tradurremo semplicemente la prima parte e ci soffermeremo sulla conclusione della sentence, frase.

Here are some things your guide WOULD TELL YOU

Ecco alcune cose (che*) la tua guida ti direbbe

* “Che” in inglese (“that”) può essere sottinteso, come avviene in questo caso

La frase retta da “if” necessita del tempo al “passato” per poi concludersi con il condizionale – questo è esattamente uguale alla nostra lingua.

If you came … and took a tour … your guide would tell you …

Se venissi …   e facessi un giro …    la tua guida ti direbbe …

Il verbo inglese corrispondente al nostro tempo condizionale è molto semplice da ottenere. Per tutte le persone basterà far precedere la forma del verbo al presente da: “would”, a volte abbreviato “ ‘d

To tell” ,”dire”, deve essere colto nella sfumatura italiana di raccontare, spiegare.

I would tell” (che si potrebbe anche scrivere: “I’d tell”) significa “io direi”

Quindi facciamo un piccolo esercizio per chiudere: proviamo a tradurre la seguente frase:

SE SAPESSI LA VERITÀ DIREI TUTTO

“Conoscere” o “sapere” è in inglese “to know” – paradigma: “to know, knew, known.

“Verità” è “Truth” – parola impegnativa in italiano ed in inglese

“Tutto” è “everything

Come tradurreste?

 

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