La prima epistola di Giovanni – Commentario

prima giovanni

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Questo commentario è sulla traduzione del testo Maggioritario della prima epistola di Giovanni da me stesso approntata. Nel libro la versione è in versi ed è accompagnata da numerose note. Qui è presentata in una forma che ne favorisce la semplice lettura

Traduzione della prima epistola dell’apostolo Giovanni

dal testo greco originale secondo la ricostruzione critica del testo Maggioritario

Capitolo 1

Quel che era da principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiamo visto con i nostri occhi, quel che abbiamo contemplato e che le mani nostre hanno toccato della parola della vita. La vita è stata manifestata e noi l’abbiamo vista e testimoniamo e vi annunciamo la vita eterna che era presso il Padre e che è stata manifestata a noi. Quel che abbiamo visto ed udito, ve lo annunciamo, affinché anche voi abbiate comunione con noi. La nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo Gesù Cristo. Queste cose ve le scriviamo affinché la nostra  gioia sia completa. Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e ve lo annunciamo: Dio è luce e in lui non vi sono tenebre alcune. Se diciamo di avere comunione con lui ma camminiamo nelle tenebre, stiamo mentendo e non agiamo secondo la verità. Se invece camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni gli altri e il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. Se diciamo di non avere peccato , ci stiamo ingannando e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati , egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere commesso peccati , lo facciamo bugiardo e la sua parola non è in noi.

Capitolo 2

Figlioli miei, vi scrivo queste cose affinché non pecchiate. Ma se qualcuno pecca , abbiamo un avvocato difensore presso il Padre, il giusto Gesù Cristo. Egli ha espiato per i nostri peccati. E non soltanto per i nostri peccati, ma anche per quelli di tutto il mondo. Da questo abbiamo la conferma di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: “l’ho conosciuto”, ma non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui. Chiunque invece osserva la sua parola, veramente in lui è compiuto l’amore di Dio: da questo abbiamo la conferma di essere in Lui. Chi dice di dimorare in Lui, deve anch’egli agire come ha fatto Lui . Fratelli, non vi scrivo un comandamento nuovo, ma un comandamento antico, che avete udito da principio. Il comandamento antico è la parola che avete udito da principio. Eppure vi scrivo un comandamento nuovo, che è vero in Lui e in voi, perché le tenebre stanno per diradarsi e la vera luce già risplende. Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama suo fratello dimora nella luce e in lui non vi è intoppo. Ma chi odia suo fratello è nelle tenebre; cammina nelle tenebre e non sa dove sta andando, perché le tenebre accecano i suoi occhi. Vi scrivo, figlioli, perché vi sono stati perdonati i peccati per mezzo del suo nome. Vi scrivo, padri, perché avete conosciuto Colui che è da principio. Vi scrivo, giovani, perché avete vinto il maligno. Vi scrivo, ragazzi, perché avete conosciuto il Padre. Vi ho scritto, padri, perché avete conosciuto Colui che è da principio. Vi ho scritto, giovani, perché siete forti, la parola di Dio dimora in voi e avete vinto il maligno. Non amate il mondo, né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui. Perché tutto quel che è nel mondo – i desideri della carne, quello che gli occhi bramano e la superbia della vita – non è dal Padre, bensì dal mondo. E il mondo passa e con lui i suoi desideri, ma chi fa la volontà di Dio dimora per sempre. Figlioli, è l’ultima ora e come avete udito che l’anticristo verrà, anche ora molti anticristi sono comparsi. Per questo sappiamo che è l’ultima ora. Sono usciti fuori dai nostri ma non erano dei nostri. Se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi. Questo è accaduto affinché fosse evidente che non tutti sono dei nostri. Voi avete l’unzione dal Santo e sapete tutto. Non vi ho scritto perché non sapete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna è dalla verità. Chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Egli è l’anticristo, il quale nega il Padre ed il Figlio. Chi nega il Figlio, non ha neanche il Padre. Voi, quindi, dimorate in quel che avete udito da principio. Se in voi dimora quel che avete udito da principio, anche voi dimorerete nel Figlio e nel Padre. Questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna. Queste cose ve le ho scritte riguardo a coloro che vi ingannano. Quanto a voi, avete l’unzione che avete ricevuto da Lui che dimora in voi e non avete bisogno che alcuno vi insegni. Come quella stessa unzione vi insegna riguardo a tutto – ed è veritiera, non è bugiarda – come essa vi ha insegnato, dimorate in lui. Ora, figlioli, dimorate in lui, affinché quando apparirà, alla sua venuta, avremo fiducia e non vergogna davanti a Lui. Se sapete che Egli è giusto, riconoscete che tutti coloro che praticano la giustizia sono nati da lui.

Capitolo 3

Vedete quanto amore nutre per noi il Padre, da far si che siamo chiamati figli di Dio. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Amati, ora siamo figli di Dio, ma non s’è ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quando egli si manifesterà, saremo come lui, perché lo vedremo come egli è. Chiunque ha questa speranza in sé, si purifica come Egli è puro. Chi pratica il peccato sta anche infrangendo la legge (di Dio). Il peccato è infrangere la legge (di Dio). Sapete che egli si è manifestato affinché togliesse i nostri peccati e in lui non vi è peccato. Chi dimora in lui non pratica il peccato. Chi pratica il peccato non l’ha visto né conosciuto . Figlioli, nessuno vi inganni. Chi vive praticando la giustizia è giusto, come Egli è giusto. Chi pratica il peccato è dal diavolo, perché il diavolo pecca dal principio. Per questo si è manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo. Tutti quelli che sono nati da Dio non praticano il peccato, perché il Suo seme dimora in loro: non possono perseverare nel peccare, perché sono nati da Dio. Da questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chiunque non pratica la giustizia e non ama suo fratello non è da Dio. Perché questo è l’annuncio che avete udito da principio, di amarci gli uni gli altri. Non come Caino, che era dal maligno ed uccise suo fratello. Per quale ragione lo uccise? Perché le sue opere erano malvagie ma quelle di suo fratello giuste. Non vi meravigliate, fratelli miei, se il mondo vi odia. Noi sappiamo di essere stati liberati dalla morte per essere trasportati alla vita perché amiamo i fratelli. Chi non ama il fratello è ancora morto spiritualmente. Chi odia suo fratello è omicida e sapete che chi è omicida non ha la vita eterna dimorante in sé. Da questo abbiamo conosciuto l’amore: perché egli ha dato la sua vita per noi. Quindi anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli. Chiunque abbia di ciò che serve per la vita di questo mondo e vede il suo fratello che ha bisogno ma non lo aiuta – come può l’amore di Dio dimorare nel tale? Figlioli miei, non amiamo a parole e con la bocca ma con opere e verità. Da questo sappiamo di appartenere alla Verità e davanti a Lui i nostri cuori ci rassicurano. Perché se il nostro cuore ci condanna, quanto più lo farà Dio che è più grande dei nostri cuori e conosce ogni cosa. Amati, se il nostro cuore non ci condanna, siamo sicuri con Dio e qualunque cosa chiediamo la riceviamo da Lui perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo alla sua presenza le cose che gli fanno piacere. Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e che ci amiamo gli uni gli altri, come Lui ci ha dato il comandamento. Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Lui ed Egli in lui. Da questo sappiamo che Egli dimora in noi: per via dello Spirito che Egli ci ha dato.

Capitolo 4

Amati, non credete ad ogni spirito, ma mettete alla prova gli spiriti , per capire se sono da Dio; perché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo. Da questo riconosciamo lo Spirito di Dio: ogni spirito che confessa che Gesù Cristo si è fatto veramente uomo è da Dio e ogni spirito il quale non confessa che Gesù Cristo si è fatto veramente uomo non è da Dio. Quest’ultimo è lo spirito dell’anticristo, il quale avete udito che verrà – anzi adesso è già nel mondo. Voi appartenete a Dio, figlioli, e li avete vinti, perché Colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. Loro appartengono al mondo. Per questo parlano il linguaggio del mondo e il mondo li ascolta. Noi apparteniamo a Dio. Chi conosce Dio ci ascolta. Chi non appartiene a Dio non ci ascolta. Da questo distinguiamo lo Spirito della Verità dallo spirito d’errore. Amati, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio e chi ama è nato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. Da questo è evidente l’amore di Dio per noi: perché Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, affinché avessimo vita per mezzo di lui. In questo è l’amore: che non noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi ed ha mandato il suo Figlio per espiare per i nostri peccati. Amati, se Dio ci ha amato così tanto, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno ha mai visto Dio. Se ci amiamo a gli uni gli altri, Dio dimora in noi e il suo amore giunge a compimento in noi. Da questo comprendiamo di dimorare in Lui ed Egli in noi, per via dello Spirito che ci ha dato. Noi abbiamo visto e testimoniamo che il Padre ha mandato il Figlio perché salvasse il mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio. Noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha per noi. Dio è amore. Chi dimora nell’amore dimora in Dio e Dio in lui. Così è reso perfetto l’amore in noi – affinché abbiamo fiducia nel giorno del giudizio – perché come egli è, allo stesso modo siamo anche noi in questo mondo. Non c’è paura nell’amore. Al contrario, l’amore perfetto scaccia la paura, perché la paura implica il timore di una punizione. Chi ha paura non è perfetto nell’amore. Noi lo amiamo perché Egli ci ha amato per primi. Se uno dice di amare Dio ma odia il proprio fratello, è bugiardo. Perché se uno non ama suo fratello che ha visto, come può amare Dio che non ha visto? Questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello.

Capitolo 5

Chi crede che Gesù è il Cristo è nato spiritualmente da Dio. Chi ama Colui che ha generato, ama anche chi è stato generato da Lui. Da questo comprendiamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. Questo è infatti l’amore di Dio: osservare i suoi comandamenti. I suoi comandamenti non sono pesanti, perché chi è nato da Dio vince il mondo. Questo è ciò che ha vinto il mondo: la nostra fede. Chi vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Questi è Gesù Cristo, colui che è venuto con acqua e sangue. Non con acqua soltanto, bensì con acqua e sangue. Lo Spirito è quel che ne testimonia, perché lo Spirito è la Verità. Perché sono tre che testimoniano: lo Spirito, l’acqua e il sangue; e questi tre sono concordi. Se accettiamo la testimonianza degli uomini, tanto più dobbiamo accettare la testimonianza di Dio che è ben più attendibile. Perché questa è la testimonianza che Dio ha reso circa suo Figlio. Chi crede nel Figlio di Dio ha in sé quella testimonianza. Chi non crede alla testimonianza di Dio, lo fa bugiardo, perché non ha creduto alla testimonianza che Dio ha reso circa suo Figlio. La testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio. Chi ha il Figlio ha la vita. Chi non ha il Figlio di Dio non ha la vita. Queste cose ho scritto a voi che credete nel nome del Figlio di Dio, affinché sappiate di avere la vita eterna, e affinché continuiate a credere nel nome del Figlio di Dio. Questa è la fiducia che abbiamo in lui: qualsiasi cosa chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta. E se sappiamo che ci ascolta qualsiasi cosa chiediamo, sappiamo che avremo da Lui le cose che gli abbiamo chiesto. Se uno vede suo fratello che commette un peccato che non sia un peccato a morte, pregherà e la vita sarà data a colui che ha peccato – ma che non ha commesso un peccato a morte. Vi è un peccato a morte. Circa quel peccato io non dico di pregare. Ogni iniquità è peccato, ma vi è un peccato che non è a morte. Sappiamo che tutti quelli che sono nati da Dio non praticano il peccato , ma chi è nato da Dio preserva se stesso e il maligno non lo tocca. Noi sappiamo di appartenere a Dio, ma il mondo intero giace nel maligno. Sappiamo che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato capacità di comprendere affinché conoscessimo Colui che è il Vero. Noi siamo nel Vero, nel suo Figlio Gesù Cristo. Questi è il vero Dio e la Vita eterna.