Intermezzo
AIN’T
spiegato con la musica di Bruce Springsteen
C’è una canzone di Bruce Springsteen che prenderemo come spunto per lo studio di una parolina anglo-americana, ain’t, patrimonio dell’inglese colloquiale ma piuttosto usata e quindi importante da comprendere. Personalmente ne faccio ampio uso nelle conversazioni con i miei familiari ed amici.
Ascoltiamo “Dancing in the Dark“, dall’album Born in the USA.
Questo il testo:
I get up in the evening
and I ain’t got nothing to say
I come home in the morning
feeling the same way
I ain’t nothing but tired
…
Ho scelto questa canzone perché in due frasi a breve distanza “ain’t” assume le sue valenze principali, di verbo “essere” ed “avere” al tempo presente ed in forma negativa.
Sebbene due negazioni in inglese non possano stare nella stessa frase, ain’t è invariabilmente seguito da una seconda negazione. Da qui l’ulteriore scandalo dei puristi.
- I ain’t got nothing to say
Corrisponde all’espressione in inglese “corretto” a:
- I haven’t got anything to say (British)
- I don’t have anything to say (American)
Quindi
I ain’t
io non ho
he ain’t
lui non ha
La “s” della terza persona singolare del presente non si applica a questa espressione.
He ain’t got nothing to lose
egli non ha nulla da prendere
They ain’t got nowhere to go
Loro non hanno dove andare
I ain’t got no problem with that
per me non c’è alcuna problema.
- I ain’t nothing but tired
La seconda volta che Bruce utilizza ain’t lo fa col significato di “non essere”.
Lo slang esprime tutte le peculiarità della lingua inglese ed è fondamentalmente intraducibile – come molte nostre espressioni dialettali, ma lo slang non è un dialetto!
Quindi non ci dobbiamo sorprendere se questa espressione è impossibile da tradurre letteralmente in italiano.
In inglese corretto corrisponde a:
I am really tired
Ancora all’interno della logica propria della lingua inglese, sono possibili espressioni del seguente tenore:
You ain’t going nowhere
“tu non vai (lett. stai andando) da nessuna parte”, nel senso di: “non andrai da nessuna parte”. In inglese corretto corrisponde a: you are not going anywhere. Da notare che in inglese corretto la negazione è una soltanto.
I ain’t leaving
che in inglese corretto corrisponde a: I am not leaving.
Come è noto, l’utilizzo di questa forma verbale indica un’azione futura – ma non ci addentriamo troppo in questa sfumatura adesso. Per questo comunque l’espressione, sia nella sua forma “corretta” che colloquiale implica l’idea: “non andrò via”.
In My Hometown sempre da Born in the USA, il boss canta:
- these jobs are going boys, and they ain’t coming back
Questi posti di lavoro vanno, ragazzi, e non torneranno.
Chiudo questa discussione con un commento per i puristi, per chi storce il naso contro la bellezza e la musicalità della lingua inglese parlata:
Sorry guys, there ain’t nothing you can do about it.