di Giuseppe Guarino
La Diodati 2023 è un aggiornamento solo linguistico della vecchia traduzione di Giovanni Diodati. Buona lettura.
CAPITOLO 1
1. Il principio del Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio.
2. Come è scritto nei profeti: “Ecco, io mando il mio Angelo davanti alla tua faccia, il quale preparerà la tua via davanti a te”.
3. C’è una voce che grida nel deserto: “Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri”.
4. Giovanni battezzava nel deserto e predicava il battesimo di penitenza per la remissione dei peccati.
5. Tutta la regione della Giudea e gli abitanti di Gerusalemme andavano da lui e venivano battezzati nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
6. Giovanni era vestito di pelle di cammello, aveva una cintura di cuoio attorno ai fianchi e mangiava locuste e miele selvatico.
7. Egli proclamava, dicendo: “Dopo di me viene uno più forte di me, di cui non sono degno di chinarmi e slegare i lacci dei sandali.
8. Io vi ho battezzato con acqua, ma lui vi battezzerà con lo Spirito Santo”.
9. In quei giorni, Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano.
10. Appena uscito dall’acqua, vide i cieli aprirsi e lo Spirito discendere su di lui come una colomba.
11. E venne una voce dal cielo: “Tu sei il mio Figlio amato, in te ho posto la mia benevolenza”.
12. Subito dopo, lo Spirito lo spinse nel deserto.
13. Egli rimase nel deserto per quaranta giorni, tentato da Satana; era con le bestie selvatiche, e gli angeli lo servivano.
14. Ora, dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò in Galilea, predicando il Vangelo del regno di Dio e dicendo:
15. “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo”.
16. Mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide Simone e Andrea, fratello di Simone, che gettavano le reti in mare, perché erano pescatori.
17. E Gesù disse loro: “Venite dietro a me e vi farò diventare pescatori di uomini”.
18. Subito lasciarono le reti e lo seguirono.
19. Poi, procedendo un po’ più avanti, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni, suo fratello, che riparavano le loro reti sulla barca.
20. Li chiamò immediatamente e, lasciato il padre Zebedeo sulla barca con i lavoranti, lo seguirono.
21. Entrarono a Cafarnao e, subito il sabato, Gesù entrò nella sinagoga e insegnava.
22. La gente era stupita della sua dottrina, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi.
23. Ora, nella loro sinagoga c’era un uomo posseduto da uno spirito impuro, che gridò:
24. Dicendo: “Oh! Che c’è tra te e noi, Gesù Nazareno? Sei venuto per rovinarci? So chi sei: il Santo di Dio.”
25. Ma Gesù lo rimproverò, dicendo: “Zitto! Esci da lui.”
26. E lo spirito impuro lo straziò e, con un grido forte, uscì da lui.
27. Tutti rimasero sbigottiti e chiedevano tra di loro: “Che cosa è questa? Qual è questa nuova dottrina? Egli comanda con autorità persino agli spiriti impuri, ed essi gli obbediscono.”
28. E subito la sua fama si diffuse in tutta la regione circostante della Galilea.
29. Poco dopo, usciti dalla sinagoga, vennero con Giacomo e Giovanni a casa di Simone e Andrea.
30. Ora, la suocera di Simone era a letto con la febbre, e subito glielo dissero.
31. Egli si avvicinò, la prese per mano e la fece alzare. All’istante la febbre la lasciò e lei li servì.
32. Poi, al tramonto del sole, gli portarono tutti quelli che stavano male e gli indemoniati.
33. Tutta la città era riunita davanti alla porta.
34. Egli guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demoni, ma non permetteva ai demoni di parlare perché sapevano chi egli era.
35. Poi, la mattina presto, quando era ancora buio, Gesù si alzò, uscì e si recò in un luogo deserto, dove pregava.
36. Simone e gli altri lo cercarono
37 e, quando lo trovarono, gli dissero: “Tutti ti cercano!”
38. Egli rispose loro: “Andiamo altrove, nei villaggi vicini, perché anche lì devo predicare; infatti per questo sono venuto.”
39. Così andava predicando nelle sinagoghe di tutta la Galilea e scacciando i demoni.
40. Allora un lebbroso si avvicinò a lui, gli si inginocchiò davanti e gli disse: “Se vuoi, puoi purificarmi.”
41. Mosso a compassione, Gesù stese la mano, lo toccò e disse: “Lo voglio, sii purificato.”
42. Appena ebbe detto queste parole, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
43. Gesù lo ammonì severamente e lo congedò subito,
44. dicendogli: “Guarda di non dire nulla a nessuno, ma va’ a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione ciò che Mosè ha ordinato, come testimonianza per loro.”
45. Ma lui, appena uscito, cominciò a proclamare e a divulgare l’accaduto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti, e la gente veniva da ogni parte per raggiungerlo.
CAPITOLO 2
1. E dopo alcuni giorni, egli entrò di nuovo a Cafarnao e si seppe che era in casa.
2. Subito si radunò tanta gente che non c’era più spazio nemmeno davanti alla porta, e Gesù proclamava loro la parola.
3. Allora vennero a lui alcuni portando un paralitico, portato da quattro persone.
4. Non riuscendo ad avvicinarsi a lui a causa della folla, scoprirono il tetto della casa dove si trovava Gesù, e, dopo aver praticato un’apertura, calarono giù il lettino sul quale giaceva il paralitico.
5. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: Figlio, i tuoi peccati ti sono perdonati.
6. Alcuni degli scribi erano seduti là e pensavano in cuor loro:
7. “Perché costui parla in questo modo bestemmiando? Chi può perdonare i peccati se non solo Dio?”
8. Gesù, avendo subito compreso con il suo spirito che ragionavano così tra di loro, disse loro: “Perché pensate queste cose nei vostri cuori?
9. Cos’è più facile: dire al paralitico ‘I tuoi peccati ti sono perdonati’, oppure dire ‘Alzati, prendi il tuo lettino e cammina’?
10. Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra” disse al paralitico:
11. “Alzati, prendi il tuo lettino e va’ a casa tua”.
12. Ed egli si alzò immediatamente, prese il suo lettino e uscì davanti a tutti, in modo che tutti erano stupiti e glorificavano Dio dicendo: “Non abbiamo mai visto niente del genere!”
13. Poi Gesù uscì nuovamente lungo il mare e tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro.
14. Passando, vide Levi, figlio di Alfeo, seduto al banco dei tributi, e gli disse: “Seguimi”. Ed egli si alzò e lo seguì.
15. Mentre Gesù era a tavola in casa di Levi, molti pubblicani e peccatori erano a tavola insieme a lui e ai suoi discepoli, perché erano molti e lo seguivano.
16. I farisei e gli scribi, vedendo che mangiava con i pubblicani e i peccatori, dissero ai suoi discepoli: “Perché mangia e beve con i pubblicani e i peccatori?”
17. Gesù, udito ciò, disse loro: “I sani non hanno bisogno di un medico, ma i malati; non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori alla conversione”.
18. I discepoli di Giovanni e quelli dei farisei digiunavano. Vennero da Gesù e gli chiesero: “Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?”
19. E Gesù disse loro: Coloro che partecipano alle nozze possono forse digiunare mentre lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare.
20. Ma verranno giorni in cui lo sposo sarà loro tolto, e in quei giorni digiuneranno.
21. Nessuno mette un pezzo di stoffa nuova su un vestito vecchio; altrimenti, il pezzo nuovo strappa il vecchio e la rottura diventa peggiore.
22. Allo stesso modo, nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti, il vino nuovo rompe gli otri, il vino si spande e gli otri si perdono. Ma il vino nuovo deve essere messo in otri nuovi.
23. Avvenne poi che in un giorno di sabato, mentre camminava tra i campi di grano, i suoi discepoli cominciarono a strappare delle spighe.
24. I farisei gli dissero: Vedi, perché fanno quello che non è lecito fare durante il sabato?
25. Egli rispose loro: Non avete mai letto ciò che fece Davide, quando ebbe bisogno e fu affamato, lui e quelli che erano con lui?
26. Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatar, e mangiò i pani dell’offerta, che non era lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche a coloro che erano con lui?
27. Poi disse loro: Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato.
28. Perciò il Figlio dell’uomo è Signore anche del Sabato.
CAPITOLO 3
1. Poi Gesù entrò di nuovo nella sinagoga e lì c’era un uomo con la mano secca.
2. Osservavano attentamente se Gesù lo avrebbe guarito in giorno di sabato, così da poterlo accusare.
3. Gesù disse all’uomo con la mano secca: “Alzati e mettiti là in mezzo”.
4. Poi disse loro: “È lecito fare del bene o del male in giorno di sabato? È lecito salvare una vita o ucciderla?” Ma essi tacevano.
5. Guardando attorno con indignazione e addolorato per la durezza dei loro cuori, Gesù disse all’uomo: “Stendi la tua mano”. Ed egli la stese e la sua mano fu guarita, ritornando sana come l’altra.
6. I Farisei, usciti di là, tennero subito consiglio con gli Erodiani contro di lui per cercare un modo per farlo morire.
7. Ma Gesù con i suoi discepoli si ritirò verso il mare e una grande folla lo seguì, proveniente dalla Galilea, dalla Giudea,
8. da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano. Inoltre, una grande folla dai dintorni di Tiro e Sidone, avendo sentito delle grandi cose che egli faceva, si avvicinò a lui.
9. Egli disse ai suoi discepoli di tenere una barca sempre pronta vicino a lui, a causa della moltitudine, affinché non lo schiacciassero.
10. Poiché aveva guarito molte persone, chiunque avesse un qualche male si gettava su di lui per toccarlo.
11.E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si gettavano davanti a lui, e gridavano, dicendo: “Tu sei il Figliuol di Dio.”
12.Ma egli li sgridava forte perché non lo manifestassero.
13. POI egli salì sul monte e chiamò a sé coloro che egli volle; ed essi andarono da lui.
14.Ed egli ne ordinò dodici, per esser con lui, e per mandarli a predicare;
15.e per aver la podestà di sanare le infermità, e di cacciare i demoni.
16.Il primo fu Simone, al quale ancora pose nome Pietro.
17.Poi Giacomo figliuol di Zebedeo; e Giovanni, fratello di Giacomo, a’ quali pose nome Boanerges, che vuol dire: Figliuoli di tuono;
18. e Andrea, e Filippo, e Bartolomeo, e Matteo, e Toma, e Giacomo figliuol di Alfeo; e Taddeo, e Simone Cananeo;
19.e Giuda Iscariot, il quale anche lo tradì.
20.POI vennero in casa. Ed una moltitudine si raunò di nuovo; talché non potevano pur prendere cibo.
21.Or i suoi, udite queste cose, uscirono per pigliarlo, perché dicevano: Egli è fuori di sé.
22.Ma gli Scribi ch’eran discesi da Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzebub; e per lo principe de’ demoni, caccia i demoni.
23.Ma egli, chiamatili a sé, disse loro in similitudine: Come può Satana cacciar Satana?
24.E se un regno è diviso in parti contrarie, egli non può durare.
25.E se una casa è divisa in parti contrarie, non può durare.
26.Così, se Satana si alza contro se stesso ed è diviso, non può durare, anzi crolla.
27.Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e saccheggiare i suoi beni se prima non lo ha legato; solo allora può saccheggiare la casa.
28.In verità vi dico che a coloro che sono figli degli uomini sarà perdonato ogni peccato e ogni bestemmia che avranno pronunciato.
29.Ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non avrà mai perdono, ma sarà sottoposto a un giudizio eterno.
30.Egli disse ciò perché dicevano: “Egli ha uno spirito impuro”.
31.Allora sua madre e i suoi fratelli vennero e, rimanendo fuori, lo fecero chiamare.
32.La folla era seduta attorno a lui e gli disse: “Ecco, tua madre e i tuoi fratelli sono fuori e ti cercano”.
33.Ma egli rispose loro, dicendo: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”
34.E, guardando quelli che sedevano attorno a lui, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Infatti,
35.chiunque fa la volontà di Dio, costui è mio fratello, mia sorella e mia madre.”
CAPITOLO 4
1. Poi cominciò di nuovo a insegnare presso il mare. Si radunò intorno a lui una grande folla, così salì su una barca e si sedette in essa sul mare, mentre la folla era sulla riva.
2. Insegnò loro molte cose mediante parabole e nella sua dottrina disse loro:
3. “Ascoltate! Ecco, un seminatore uscì a seminare.
4. Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo il sentiero e gli uccelli del cielo vennero e la mangiarono.
5. Un’altra parte cadde su terreno sassoso, dove non c’era molta terra, e subito germogliò perché non aveva terreno profondo.
6. Ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò.
7. Un’altra parte cadde tra le spine, e le spine crebbero soffocandola, così non diede frutto.
8. Altre semi caddero su buona terra e diedero frutto, che cresceva e si moltiplicava: uno portava trenta, un altro sessanta e un altro cento.”
9. Poi disse: “Chi ha orecchie per ascoltare, ascolti!”
10. Quando fu solo con i suoi discepoli, insieme ai dodici, gli chiesero spiegazioni sulla parabola.
11. Ed egli disse loro: “A voi è dato conoscere il mistero del regno di Dio, ma a quelli che sono fuori vengono date tutte queste cose mediante parabole,
12. affinché vedendo, vedano e non discernano, e udendo, odano e non comprendano, perché non si convertano e non siano perdonati i loro peccati.”
13. Poi disse loro: Non comprendete voi questa parabola? e come comprenderete tutte le altre parabole?
14 Il seminatore è colui che semina la parola.
15 Ora, coloro che ricevono il seme lungo la strada, cioè coloro in cui la parola viene seminata e, dopo averla udita, subito viene Satana e porta via la parola seminata dai loro cuori.
16 E allo stesso modo, coloro che ricevono il seme in luoghi pietrosi, cioè coloro che, quando ascoltano la parola, la ricevono prontamente con gioia.
17 Ma non hanno radici in se stessi e sono di breve durata; quindi, quando sorge tribolazione o persecuzione a causa della parola, si scandalizzano subito.
18 E coloro che ricevono il seme tra le spine, cioè coloro che ascoltano la parola.
19 Ma le preoccupazioni di questo secolo, l’inganno delle ricchezze e le brame per altre cose, entrando, soffocano la parola, rendendola infruttuosa.
20 Ma coloro che ricevono il seme in buona terra, cioè coloro che ascoltano la parola, la ricevono e portano frutto, uno trenta, uno sessanta e uno cento.
21 Disse loro ancora: La lampada viene portata per essere posta sotto il moggio o sotto il letto? Non viene piuttosto portata per essere posta sul candeliere?
22 Poiché nulla è nascosto che non debba essere rivelato, e nulla è rimasto segreto che non debba essere manifestato.
23 Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti.
24. Egli disse loro ancora: Fate attenzione a ciò che udite. Con la misura con cui misurate, vi sarà misurato, e a voi che ascoltate sarà dato in abbondanza.
25. Poiché a chiunque ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che ha.
26. Inoltre, disse: Il regno di Dio è simile a un uomo che getta il seme sulla terra;
27. dorme e si alza di giorno e di notte, e intanto il seme germoglia e cresce, senza che egli sappia come.
28. La terra produce spontaneamente prima l’erba, poi la spiga e infine il grano maturo nella spiga.
29. E quando il frutto è maturo, subito viene fatta la mietitura, perché è giunto il momento.
30. Egli disse ancora: A cosa possiamo paragonare il regno di Dio? O con quale paragone possiamo rappresentarlo?
31. È simile a un granello di senape, che quando viene seminato sulla terra, è il più piccolo di tutti i semi presenti sulla terra;
32. ma una volta seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto, e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono trovare riparo sotto la sua ombra.
33. Con molte parabole come queste, egli annunciava loro la parola, secondo la loro capacità di comprendere.
34. Non parlava loro senza usare parabole, ma in privato spiegava tutto ai suoi discepoli.
35. In quel medesimo giorno, quando fu sera, disse loro: Passiamo all’altra sponda.
36. E i discepoli, dopo aver congedato la moltitudine, lo presero con sé nella navicella così com’era. C’erano anche altre barche con loro.
37. Improvvisamente si scatenò un violento turbone di vento che gettava le onde dentro la navicella, tanto che questa cominciò ad allagarsi.
38. Nel frattempo, lui era a poppa, dormendo su un cuscino. I discepoli lo svegliarono e gli dissero: Maestro, non ti importa che stiamo per perire?
39. Risvegliatosi, egli sgridò il vento e disse al mare: Taci, calmati! E il vento si placò e fece una grande bonaccia.
40. Poi disse loro: Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?
41. Essi furono colti da un grande timore e si chiedevano l’un l’altro: Chi è costui che persino il vento e il mare gli obbediscono?
CAPITOLO 5
1. Arrivarono all’altra sponda del mare, nella regione dei Gadareni.
2. Appena Gesù uscì dalla barca, gli venne incontro, dai sepolcri, un uomo posseduto da uno spirito impuro.
3. Costui abitava tra i sepolcri e nessuno riusciva a tenerlo legato, nemmeno con catene.
4. Infatti, molte volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno era in grado di domarlo.
5. Di notte e di giorno vagava continuamente tra i sepolcri e sui monti, gridando e ferendosi con le pietre.
6. Quando vide Gesù da lontano, corse verso di lui e si prostrò.
7. E, gridando a gran voce, disse: “Che c’è tra me e te, Gesù, Figlio dell’Altissimo? Ti scongiuro nel nome di Dio di non tormentarmi”.
8. Perché Gesù gli aveva detto: “Spirito impuro, esci da quest’uomo”.
9. Gesù gli chiese: “Qual è il tuo nome?” Ed egli rispose: “Il mio nome è Legione, perché siamo molti”.
10. Gli spiriti impuri lo pregavano con insistenza affinché non li mandasse fuori da quella regione.
11. Vicino al monte c’era un grande branco di maiali che pascolava.
12. Allora tutti i demoni lo pregavano, dicendo: “Mandaci nei maiali, perché possiamo entrarvi”.
13. E Gesù acconsentì immediatamente; così quegli spiriti impuri uscirono e entrarono nei maiali. La mandria si precipitò per un dirupo nel mare, erano circa duemila, e annegarono nel mare.
14. Quelli che pascolavano i maiali fuggirono e raccontarono l’accaduto in città e per le campagne. La gente uscì per vedere ciò che era accaduto.
15. Vennero da Gesù e videro l’uomo che era stato indemoniato, seduto, vestito e in pieno possesso delle sue facoltà mentali, e furono spaventati.
16. Coloro che avevano visto l’accaduto raccontarono loro ciò che era successo all’uomo indemoniato e riguardo ai maiali.
17. Allora cominciarono a pregare Gesù di andarsene dai loro confini.
18. Mentre stava salendo sulla barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di poter rimanere con lui.
19. Ma Gesù non glielo permise e gli disse: “Vai a casa tua dai tuoi e racconta loro ciò che il Signore ha fatto per te e come ha avuto pietà di te”.
20. Quell’uomo se ne andò e iniziò a proclamare in Decapoli ciò che Gesù aveva fatto per lui, e tutti si meravigliavano.
21. Quando Gesù attraversò nuovamente sulla sponda opposta in barca, una grande folla si radunò intorno a lui, ed egli si trovava vicino al mare.
22. Ed ecco, uno dei capi della sinagoga di nome Giairo si avvicinò, lo vide e gli si gettò ai piedi.
23. E lo pregava con grande insistenza, dicendo: “Mia figliolina è in gravissime condizioni; per favore, vieni e posa le mani su di lei affinché possa essere salvata e vivrà.”
24. Ed egli si mise in cammino con lui, seguito da una folla numerosa che lo circondava e lo affollava.
25. Ora c’era una donna che soffriva di un’emorragia da dodici anni,
26. aveva subito molte cure da parte di molti medici e aveva speso tutto quello che aveva, senza alcun beneficio, anzi la sua condizione era peggiorata.
27. Avendo sentito parlare di Gesù, si avvicinò da dietro, in mezzo alla folla, e toccò il suo mantello.
28. (Infatti pensava: “Se solo riuscirò a toccare il suo mantello, sarò guarita.”)
29. E immediatamente il flusso di sangue si fermò e la donna si rese conto nel suo corpo che era stata guarita dal suo flagello.
30. E subito Gesù, rendendosi conto della virtù che era uscita da lui, si voltò nella folla e disse: “Chi mi ha toccato i vestiti?”
31. I suoi discepoli gli dissero: “Vedi la folla che ti circonda e dici: ‘Chi mi ha toccato?'”
32. Ma lui continuò a guardarsi attorno per vedere colei che aveva fatto ciò.
33. La donna, piena di timore e tremante, sapendo ciò che le era successo, si avvicinò, si gettò ai suoi piedi e gli raccontò tutta la verità.
34. Ma lui le disse: “Figliola, la tua fede ti ha salvata; va’ in pace e sii guarita dal tuo flagello.”
35. Mentre ancora stava parlando, giunsero alcuni dalla casa del capo della sinagoga dicendo: “Tua figliola è morta, perché disturbi ancora il Maestro?”
36. Ma appena Gesù sentì ciò che veniva detto, disse al capo della sinagoga: “Non temere, credi soltanto”.
37. E non permise a nessuno di seguirlo, tranne Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
38. Quando arrivò alla casa del capo della sinagoga, vide un tumulto e gente che piangeva e urlava forte.
39. Entrato dentro, disse loro: “Perché fate tutto questo trambusto e piangere? La bambina non è morta, ma dorme”.
40. Ma loro lo deridevano. Allora, dopo aver fatto uscire tutti, prese con sé il padre e la madre della bambina e i suoi discepoli e entrò dove la bambina giaceva.
41. Prendendo la mano della bambina, le disse: “Talità cumi”, che significa: “Bambina, io ti dico, alzati”.
42. E immediatamente la bambina si alzò e cominciò a camminare, poiché aveva dodici anni. Ed essi furono completamente stupiti.
43. Gesù ordinò loro severamente di non dire a nessuno ciò che era accaduto e disse che le fosse dato da mangiare.
CAPITOLO 6
1. Poi, egli si allontanò da lì e tornò nella sua città natale, e i suoi discepoli lo seguirono.
2. Quando arrivò il sabato, cominciò a insegnare nella sinagoga e molti, ascoltandolo, erano stupiti e si chiedevano: “Da dove ha queste cose? Qual è questa sapienza che gli è stata data? E come fa a compiere tali miracoli con le sue mani?”
3. “Non è lui il falegname, il figlio di Maria, fratello di Giacomo, Giuseppe, Giuda e Simone? E non sono qui con noi anche le sue sorelle?” E rimanevano scandalizzati da lui.
4. Ma Gesù disse loro: “Un profeta non è disprezzato, se non nella sua città natale, tra i suoi parenti e in casa sua.”
5. E lì non poté compiere molte opere miracolose, tranne che mettere le mani su alcuni malati e guarirli.
6. E rimase stupito per la loro incredulità e si mise a girare per i villaggi, insegnando.
7. Poi chiamò i dodici e iniziò a mandarli a due a due, dandogli il potere sugli spiriti impuri.
8. E ordinò loro di non prendere nulla per il viaggio, tranne un bastone; niente bisaccia, niente pane, niente denaro nella cintura.
9. E di indossare solo sandali e non portare due tuniche.
10. Disse loro anche: “Ovunque entriate in una casa, rimanete là finché non lasciate quel luogo.”
11. E se alcuni non vi accolgono e non vi ascoltano, allontanatevi da là e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro. In verità vi dico che Sodoma e Gomorra saranno trattate con maggiore tolleranza nel giorno del giudizio rispetto a quella città.
12. Così, partendosi, predicavano che le persone si ravvedessero.
13. E scacciavano molti demoni, ungevano con olio molti malati e li guarivano.
14. Ora il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso, e diceva: “Giovanni, che battezzava, è risuscitato dai morti; per questo motivo i poteri miracolosi sono attivi in lui.”
15. Alcuni dicevano: “È Elia”, altri dicevano: “È un profeta, come uno dei profeti.”
16. Ma Erode, sentendo queste cose, disse: “È Giovanni, che io ho decapitato; è risuscitato dai morti.”
17. Infatti Erode aveva mandato a prendere Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodiade, la moglie di Filippo suo fratello, perché l’aveva sposata.
18. Giovanni gli aveva detto: “Non ti è lecito avere la moglie di tuo fratello.”
19. Erodiade lo odiava e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva.
20. Infatti Erode temeva Giovanni, sapendo che era un uomo giusto e santo, e lo proteggeva; e quando lo ascoltava, faceva molte cose e lo ascoltava volentieri.
21.Poi venne il giorno opportuno, quando Erode, nel giorno del suo compleanno, fece un banchetto per i suoi nobili, i suoi ufficiali e i principali della Galilea.
22.La figlia di Erodiade entrò e ballò, piacendo a Erode e a coloro che erano con lui al tavolo. Allora il re disse alla ragazza: “Chiedimi quello che vuoi, e io te lo darò.”
23. E lui le fece un giuramento, dicendo: “Ti darò tutto ciò che mi chiederai, fino alla metà del mio regno”.
24.Quindi lei uscì e disse a sua madre: “Cosa dovrei chiedere?”. E sua madre rispose: “La testa di Giovanni Battista”.
25. Subito tornò di corsa dal re e gli fece la richiesta, dicendo: “Voglio che tu mi dia immediatamente, su un piatto, la testa di Giovanni Battista”.
26. Sebbene il re fosse profondamente addolorato, a causa dei giuramenti fatti e per il rispetto dei commensali, non volle negare la richiesta.
27. Così, mandato un soldato, ordinò che la testa di Giovanni fosse portata. Il soldato andò e lo decapitò nella prigione.
28 prese la sua testa su un piatto e la diede alla ragazza, e la ragazza la portò a sua madre.
29. Quando i discepoli di Giovanni sentirono ciò, vennero, presero il suo corpo e lo posero in un sepolcro.
30. Nel frattempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto ciò che avevano fatto e insegnato.
31. Ed egli disse loro: “Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po’; perché c’era tanta confusione di persone che andavano e venivano che non avevano neanche il tempo di mangiare”.
32. Così si imbarcarono su una barca e si ritirarono in un luogo deserto, appartato.
33. Ma la folla li vide partire e molti li riconobbero; quindi accorsero da tutte le città e li raggiunsero a piedi. E si riunirono attorno a lui.
34. Quando Gesù scese dalla barca e vide la grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore senza pastore, e iniziò a insegnare loro molte cose.
35. Ora era già tardi e i suoi discepoli si avvicinarono a lui dicendo: “Questo posto è deserto e l’ora è tarda.
36. “Licenziate questa gente, affinché vadano nei villaggi e nelle città circostanti a comprare del pane, poiché non hanno nulla da mangiare.”
37. Ma egli, rispondendo, disse loro: “Date voi da mangiare a loro.” Ed essi gli risposero: “Dovremmo andare a comprare pane per duecento denari e darlo da mangiare a loro?”
38. Ed egli disse loro: “Quanti pani avete? Andate e controllate.” Ed essi, dopo averlo verificato, dissero: “Cinque pani e due pesci.”
39. Ed egli ordinò loro di far sedere tutti sull’erba verde a gruppi.
40. E si sdraiarono a gruppi di cento e di cinquanta.
41. Poi prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, pronunciò la benedizione, poi spezzò i pani e li diede ai suoi discepoli perché li distribuissero. Distribuì anche i due pesci a tutti.
42. E tutti mangiarono e furono saziati.
43. I discepoli raccolsero dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei resti dei pesci.
44. Coloro che avevano mangiato dei pani erano cinquemila uomini.
45. Subito dopo, Gesù costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e ad andare davanti a lui verso l’altra riva, verso Betsaida, mentre lui congedava la folla.
46. Poi, una volta congedata la folla, salì sul monte per pregare.
47. Quando fu sera, la barca si trovava in mezzo al mare e Gesù era sulla terra, completamente solo. Vide i suoi discepoli affaticati nel remare,
48. poiché il vento era contrario a loro. Verso la quarta vigilia della notte, egli andò verso di loro camminando sul mare e voleva passar loro davanti.
49. Ma quando i discepoli lo videro camminare sul mare, pensarono che fosse un fantasma e gridarono, perché tutti lo videro e furono spaventati.
50. Ma egli parlò subito con loro e disse: “Abbiate coraggio, sono io, non abbiate paura.”
51. Gesù salì nella barca con loro e il vento si calmò. Ma essi erano ancora più spaventati e meravigliati.
52. Infatti, non avevano capito il miracolo dei pani, perché il loro cuore era indurito.
53. Attraversarono quindi l’altra sponda e giunsero nella regione di Gennesaret, dove attraccarono.
54. Appena scesero dalla barca, la gente lo riconobbe immediatamente.
55. La notizia si diffuse velocemente in tutta la regione circostante e la gente cominciò a portare in barelle i malati, ovunque sentissero che egli si trovava.
56. E ovunque egli entrava, nei villaggi, nelle città o nelle borgate, la gente metteva gli infermi nelle piazze e lo pregava di toccare almeno il lembo del suo mantello. E tutti coloro che lo toccavano venivano guariti.
CAPITOLO 7
1. Allora si radunarono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme.
2. E osservando che alcuni dei suoi discepoli mangiavano con mani impure, cioè non lavate, si lamentarono.
3. Poiché i farisei e tutti i giudei non mangiano se non si lavano accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli anziani.
4. Inoltre, quando tornano dal mercato, non mangiano senza aver compiuto un’abluzione, e osservano molte altre tradizioni, come il lavaggio dei bicchieri, delle brocche e delle vasellame di rame.
5. Allora i farisei e gli scribi lo interrogarono dicendo: “Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli anziani, ma mangiano con mani impure?”
6. Egli rispose loro: “Ipocriti, bene profetizzò Isaia su di voi, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me.
7. Invano mi rendono culto insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
8.Voi trascurate il comandamento di Dio per attenervi alla tradizione degli uomini, al lavaggio dei bicchieri e delle brocche e a molte altre pratiche simili.
9. E diceva loro: “Avete annullato il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione”.
10. Infatti Mosè ha detto: “Onora tuo padre e tua madre” e “Chi maledice padre o madre, sia messo a morte”.
11. Ma voi dite: “Se uno dice al padre o alla madre: Ciò con cui avrei potuto aiutarti è Corban, cioè offerta a Dio”,
12. allora non gli permettete di fare più nulla per il padre o la madre,
13. annullando così la parola di Dio con la vostra tradizione che avete tramandato. E fate molte altre cose simili.
14. Poi chiamò la folla e disse loro: “Ascoltatemi tutti e capite:
15. Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; ma le cose che escono da lui sono quelle che lo contaminano”.
16. Se qualcuno ha orecchie per intendere, ascolti”.
17. Quando poi entrò in casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogarono sulla parabola.
18. Ed egli disse loro: “Siete anche voi così privi di comprensione? Non capite che tutto ciò che viene da fuori e entra nell’uomo non può contaminarlo,
19. perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e poi viene espulso, purificando così tutti gli alimenti?”
20. Così egli dichiarava che ciò che esce dall’uomo è ciò che lo contamina.
21. Dal di dentro, infatti, dal cuore degli uomini, provengono pensieri malvagi, adulteri, fornicazioni, omicidi,
22. furti, avidità, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.
23. Tutte queste cose malvagie provengono dall’interno dell’uomo e lo contaminano.
24. Poi, partendo da là, si recò ai confini di Tiro e Sidone. Entrato in una casa, non voleva che nessuno lo sapesse, ma non poté rimanere nascosto.
25. Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, udendo parlare di Gesù, venne e si gettò ai suoi piedi.
26. (Questa donna era di origine greca, sira-fenicia di nazione) e lo pregava di scacciare il demonio dalla sua figlia.
27. Ma Gesù le disse: “Lascia che prima i figli siano saziati, perché non è giusto prendere il pane dei figli e gettarlo ai cuccioli dei cani”.
28. Ma ella rispose: “È vero, Signore, eppure anche i cuccioli mangiano sotto la tavola le briciole dei loro padroni”.
29. Allora Gesù le disse: “A causa di questa tua risposta, va’; il demonio è uscito dalla tua figlia”.
30. E lei, tornata a casa, trovò la bambina distesa sul letto e il demonio era uscito.
31. Poi Gesù lasciò di nuovo i confini di Tiro e Sidone e si avvicinò al mare di Galilea, attraverso il territorio delle Decapoli.
32.Gli portarono un sordomuto e lo pregavano di imporre le mani su di lui.
33. Gesù prese il sordomuto da parte, lontano dalla folla, e gli mise le dita nelle orecchie. Poi, dopo aver sputato, gli toccò la lingua.
34. Alzando gli occhi al cielo, sospirò e disse: “Effatà”, che significa “Apriti”.
35. E immediatamente le orecchie di quell’uomo si aprirono, la sua lingua si sciolse e cominciò a parlare correttamente.
36. Gesù ordinò loro di non dirlo a nessuno, ma quanto più lo proibiva, tanto più essi lo proclamavano.
37. La gente era estremamente stupita e diceva: “Ha fatto tutto alla perfezione; fa udire i sordi e parlare i muti”.
CAPITOLO 8
1. In quei giorni, essendo la moltitudine molto numerosa e non avendo cibo da mangiare, Gesù chiamò i suoi discepoli e disse loro:
2. Ho compassione di questa folla perché sono già tre giorni che rimangono con me e non hanno nulla da mangiare.
3. Se li mando a casa a digiunare, sfiniranno lungo il cammino, poiché alcuni di loro sono venuti da lontano.
4. I suoi discepoli gli risposero: Come potremmo sfamare questa gente qui nel deserto?
5. Egli domandò loro: Quanti pani avete? E quelli risposero: Sette.
6. Allora ordinò alla folla di sedersi per terra; prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li diede ai suoi discepoli perché li distribuissero alla folla. E così fecero.
7. Avevano anche alcuni pesci piccoli; dopo aver pronunciato la benedizione, ordinò che anche quelli fossero posti davanti a loro.
8. Mangiarono tutti e furono saziati, e i discepoli raccolsero sette ceste piene dei pezzi avanzati.
9. Erano circa quattromila quelli che avevano mangiato. Poi li congedò.
10. In quel momento Gesù salì sulla barca con i suoi discepoli e si diresse verso la regione di Dalmanuta.
11. I farisei uscirono e cominciarono a discutere con lui, cercando da lui un segno dal cielo per metterlo alla prova.
12. Ma, dopo aver sospirato profondamente in cuor suo, disse: “Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico che a questa generazione non sarà dato alcun segno.”
13. Li lasciò, risalì sulla barca e passò all’altra sponda.
14. I discepoli avevano dimenticato di prendere del pane e avevano con sé solo un pane nella barca.
15. Gesù diede loro questo avvertimento: “State attenti e guardatevi dal lievito dei farisei e del re Erode.”
16. Allora si misero a discutere tra loro dicendo: “È perché non abbiamo pane.”
17. Ma Gesù, accortosi di ciò, disse loro: “Perché discutete sul fatto di non avere pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete ancora il vostro cuore indurito?
18. Avete occhi ma non vedete, avete orecchie ma non udite? Non vi ricordate?
19. Quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quanti cesti pieni di pezzi avete raccolto?” Risposero: “Dodici.”
20. “E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quanti cestini pieni di pezzi avete raccolto?” Chiesero: “Sette.”
21. E disse loro: “Non capite ancora?”
22. Poi giunsero a Betsaida, e gli fu condotto un cieco, che pregavano di toccarlo.
23. Gesù prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio, sputò negli occhi del cieco, gli pose le mani addosso e gli chiese se vedeva qualcosa.
24. Il cieco, alzando gli occhi, disse: “Vedo degli uomini, essi sembrano alberi che camminano.”
25. Allora Gesù mise di nuovo le mani sugli occhi dell’uomo, il quale guardò attentamente e la sua vista fu completamente ripristinata. Poteva vedere ogni cosa distintamente.
26. Gesù lo mandò a casa sua, dicendogli: “Non entrare nel villaggio e non dirlo a nessuno nel villaggio.”
27. Poi Gesù, insieme ai suoi discepoli, si diresse verso i villaggi intorno a Cesarea di Filippo e lungo il cammino chiese ai suoi discepoli: “Chi dicono le persone che io sia?”
28. Ed essi risposero: “Alcuni dicono che tu sei Giovanni Battista, altri Elia e altri uno dei profeti.”
29. Allora Gesù chiese loro: “E voi, chi dite che io sia?” Pietro rispose: “Tu sei il Cristo.”
30. E Gesù ordinò loro severamente di non parlare di lui a nessuno.
31. Poi cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molte cose, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, essere ucciso e dopo tre giorni risorgere.
32. Diceva queste cose apertamente. Allora Pietro lo prese da parte e cominciò a rimproverarlo.
33. Ma Gesù, voltandosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro dicendo: “Vattene, satana, perché tu non hai a cuore le cose di Dio, ma quelle degli uomini.”
34. Poi chiamò la folla insieme ai suoi discepoli e disse loro: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
35. Chiunque infatti vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà.
36. Infatti, quale vantaggio avrebbe una persona se guadagnasse il mondo intero ma perdesse la propria anima?
37. Che cosa può mai un uomo dare in cambio della propria anima?
38. Infatti, se qualcuno si vergogna di me e delle mie parole in questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui quando verrà nella gloria del Padre con gli angeli santi.
CAPITOLO 9
1. Inoltre, disse loro: “In verità vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non assaggeranno la morte finché non avranno visto il regno di Dio venuto con potenza”.
2. Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse da parte, da soli, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro.
3. I suoi vestiti divennero splendenti, di una bianchezza tale che nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderli così bianchi.
4. E apparve loro Elia, insieme a Mosè, e stavano parlando con Gesù.
5. Allora Pietro disse a Gesù: “Maestro, è buono per noi essere qui. Facciamo tre capanne: una per te, una per Mosè e una per Elia”.
6. Non sapeva infatti che dire, perché erano spaventati.
7. E venne una nuvola che li coprì d’ombra, e dalla nuvola venne una voce che disse: “Questo è il mio Figlio prediletto, ascoltatelo”.
8. E all’improvviso, guardandosi attorno, non videro più nessuno con loro, solo Gesù.
9. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, finché il Figlio dell’uomo non fosse risuscitato dai morti.
10. Ed essi tennero la cosa tra di loro, interrogandosi su ciò che significasse “risuscitare dai morti”.
11. Poi gli chiesero dicendo: “Perché gli Scribi dicono che Elia deve venire prima?”
12. Ed egli rispose loro dicendo: “In verità Elia deve venire prima e ristabilire ogni cosa, poiché è scritto del Figlio dell’uomo che egli deve soffrire molte cose e essere annientato.”
13. Ma io vi dico che Elia è già venuto e gli hanno fatto tutto ciò che volevano, come era scritto di lui.
14. IN SEGUITO, quando arrivò dai suoi discepoli, vide attorno a loro una grande folla e degli Scribi che discutevano con loro.
15. E subito, quando la folla lo vide, rimase spaventata e corse ad accoglierlo.
16. Allora egli chiese agli Scribi: “Di cosa state discutendo tra di voi?”
17. E uno della folla rispose dicendo: “Maestro, ho portato mio figlio che è posseduto da uno spirito muto.
18. Ovunque lo colpisce, lo fa cadere a terra e lui si mette a schiumare, stridere i denti e diventa rigido. Ho chiesto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non sono stati in grado.”
19. Ed egli rispose loro dicendo: “O generazione incredula, fino a quando dovrò stare con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatemelo qui.”
20. E glielo portarono. Appena il Figlio vide il ragazzo, lo spirito lo scosse violentemente ed il ragazzo cadde a terra, rotolandosi e schiumando.
21. Gesù chiese al padre del ragazzo: “Da quanto tempo accade questo a lui?” E il padre rispose: “Sin dalla sua infanzia.”
22. E molte volte lo ha gettato nel fuoco e nell’acqua per distruggerlo. Ma se tu puoi fare qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci.”
23. Gesù gli disse: “Se tu puoi credere, tutto è possibile a chi crede.”
24. Immediatamente il padre del ragazzo, con lacrime agli occhi, disse: “Io credo, Signore; aiuta la mia incredulità.”
25. Gesù, vedendo che la folla si stava radunando, rimproverò lo spirito impuro, dicendogli: “Spirito mutolo e sordo, esci da lui (io te lo comando), e non entrare più in lui.”
26. Il demonio, gridando e scuotendo violentemente il ragazzo, uscì da lui, lasciandolo come morto. Così molti pensavano che fosse morto.
27. Ma Gesù, prendendo la mano del ragazzo, lo fece alzare in piedi.
28. Quando Gesù entrò in casa, i suoi discepoli gli chiesero in privato: “Perché non siamo riusciti a scacciarlo?”
29. Ed egli disse loro: “Questa specie di demoni non può essere scacciata se non mediante la preghiera e il digiuno.”
30. DOPO QUESTO, lasciata quella zona, passarono attraverso la Galilea, ma Gesù non voleva che nessuno lo sapesse.
31. Poiché insegnava ai suoi discepoli e diceva loro: “Il Figlio dell’uomo sarà presto consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma dopo che sarà stato ucciso, risorgerà il terzo giorno.”
32. Ma essi non capivano queste parole e avevano paura di chiedere.
33. Poi arrivarono a Capernaum. Una volta che fu in casa, chiese loro: “Di cosa stavate discutendo lungo il cammino?”
34. E loro tacquero, perché avevano discusso tra di loro lungo il cammino su chi fosse il più grande.
35. Gesù si sedette, chiamò i dodici e disse loro: “Se qualcuno vuole essere il primo, sarà l’ultimo di tutti e il servitore di tutti.”
36. Prendendo un bambino, lo mise in mezzo a loro, lo abbracciò e disse loro:
37. “Chiunque accoglie uno di questi piccoli bambini nel mio nome, accoglie me; e chiunque accoglie me, non accoglie solo me, ma colui che mi ha mandato.”
38. ALLORA Giovanni gli parlò dicendo: “Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e non ci segue; quindi glielo abbiamo vietato.”
39. Ma Gesù disse: “Non glielo vietate, perché nessuno può fare un miracolo in mio nome e subito dopo parlare male di me.
40. Poiché chi non è contro di noi è per noi.”
41. Infatti, chiunque vi darà da bere anche solo un bicchiere d’acqua, perché appartenete a Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa.
42. E chiunque scandalizzerà uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse gettato in mare.
43. Se la tua mano ti fa inciampare, tagliala; è meglio per te entrare nella vita monco, piuttosto che avere due mani e finire nell’inferno, nel fuoco inestinguibile,
44. dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne.
45. E se il tuo piede ti fa inciampare, taglialo; è meglio per te entrare nella vita zoppo, piuttosto che avere due piedi e finire nell’inferno, nel fuoco inestinguibile,
46. dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne.
47. E se il tuo occhio ti fa inciampare, cavalo; è meglio per te entrare nel regno di Dio con un solo occhio, piuttosto che avere due occhi e finire gettato nell’inferno del fuoco,
48. dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne.
49. Infatti, ogni persona sarà salata dal fuoco e ogni sacrificio sarà salato con sale.
50. Il sale è buono, ma se il sale diventa insipido, con cosa lo renderete saporito? Abbiate sale in voi stessi e vivete in pace gli uni con gli altri.
CAPITOLO 10
1. In seguito, dopo aver lasciato quel luogo, Gesù si recò nei confini della Giudea, lungo il fiume Giordano. Ancora una volta le folle si riunirono intorno a lui e lui cominciò ad insegnare loro, come di consueto.
2. I farisei si avvicinarono a lui e, tentandolo, gli chiesero: “È lecito per un marito divorziare dalla moglie?”
3. Egli rispose loro: “Che cosa vi ha comandato Mosè?”
4. Essi risposero: “Mosè ha permesso di scrivere un certificato di divorzio e di mandare via la moglie.”
5. Gesù rispose loro: “Egli ha scritto questo comandamento a causa dell’indurimento dei vostri cuori.
6. Ma fin dall’inizio della creazione, Dio li ha fatti maschio e femmina.
7. E disse: “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua moglie,
8. e i due diventeranno una sola carne. Così non sono più due, ma una sola carne.
9. Quello dunque che Dio ha unito, l’uomo non lo separi.”
10. In casa, i suoi discepoli lo interrogarono nuovamente su questo argomento.
11. Ed egli disse loro: “Chiunque divorzia dalla sua moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio contro di lei.
12. E se una donna divorzia dal suo marito e si sposa con un altro, commette adulterio.”
13. Allora gli furono presentati dei piccoli bambini, affinché li toccasse, ma i discepoli sgridavano coloro che li portavano.
14. Gesù, vedendo ciò, si indignò e disse loro: “Lasciate che i piccoli fanciulli vengano a me e non impedite loro, perché a coloro come loro appartiene il regno di Dio.
15. In verità vi dico, chi non riceve il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto.”
16. Prendendoli in braccio e imponendo loro le mani, li benedisse.
17. Mentre stava per partire, un uomo corse da Gesù, si inginocchiò davanti a lui e gli chiese: “Maestro buono, cosa devo fare per ereditare la vita eterna?”
18. Gesù gli rispose: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, Dio.
19. Conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, non danneggiare nessuno, onora tuo padre e tua madre.”
20. L’uomo gli disse: “Maestro, ho osservato tutte queste cose fin dalla mia giovinezza.”
21. Gesù, guardandolo con amore, gli disse: “Ti manca una cosa: va’, vendi tutto quello che possiedi, dà il ricavato ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni, prendi la tua croce e seguimi.”
22. Ma l’uomo, addolorato per queste parole, se ne andò rattristato perché possedeva molte ricchezze.
23. Allora Gesù, guardando attorno a sé, disse ai suoi discepoli: “Quanto è difficile per coloro che hanno ricchezze entrare nel regno di Dio!”
24. I discepoli furono stupiti dalle sue parole. Ma Gesù replicò e disse loro: “Figlioli, è davvero difficile che coloro che si fidano delle ricchezze entrino nel regno di Dio!
25. È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio.”
26. Essi erano ancora più meravigliati e si chiedevano tra loro: “Chi, dunque, può essere salvato?”
27. Gesù li guardò e disse: “Per gli uomini è impossibile, ma non per Dio; infatti, tutto è possibile per Dio.”
28. Allora Pietro prese la parola e disse: “Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito.”
29. Gesù rispose: “In verità vi dico, non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e del Vangelo,
30. che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto: case, fratelli, sorelle, madri, figli e campi, insieme a persecuzioni, e nella vita futura la vita eterna.
31. Ma molti dei primi saranno gli ultimi e molti degli ultimi saranno i primi.”
32. Ora stavano percorrendo il cammino verso Gerusalemme; Gesù camminava davanti a loro e provavano timore, mentre lo seguivano. Allora Gesù prese a parte i dodici e cominciò a dir loro le cose che gli avrebbero accaduto, dicendo:
33. “Ecco, stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato nelle mani dei principali sacerdoti e degli scribi. Lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai Gentili;
34. questi lo scherniranno, lo flagelleranno, gli sputeranno addosso e lo uccideranno; ma il terzo giorno risorgerà.”
35. E Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si avvicinarono a lui, dicendo: “Maestro, desideriamo che tu faccia per noi ciò che ti chiederemo.”
36. Ed egli disse loro: “Che volete che io faccia per voi?”
37. Ed essi gli dissero: “Concedici di sedere, l’uno alla tua destra e l’altro alla tua sinistra, nella tua gloria.”
38. Ma Gesù disse loro: “Voi non sapete ciò che chiedete; potete voi bere il calice che io bevo o essere battezzati con il battesimo con cui io sarò battezzato?” Ed essi gli dissero: “Sì, possiamo.”
39. E Gesù disse loro: “Il calice che io bevo, lo berrete, e con il battesimo con cui io sarò battezzato, sarete battezzati;
40. ma riguardo a sedere alla mia destra o alla mia sinistra, non sta a me concederlo; ciò sarà dato a coloro per i quali è stato preparato.”
41. E gli altri dieci, udito ciò, cominciarono a indignarsi contro Giacomo e Giovanni.
42. Ma Gesù, chiamandoli a sé, disse loro: “Voi sapete che coloro che sono considerati governanti delle nazioni le dominano, e i loro potenti esercitano autorità su di esse.
43. Ma tra voi non sarà così; invece chiunque tra voi vorrà diventare grande, sarà vostro servitore,
44. e chiunque tra voi vorrà essere il primo, sarà servo di tutti.
45. Poiché anche il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti.”
46. Poi arrivarono a Gerico. Mentre Gesù usciva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a una grande folla, un cieco di nome Bartimeo, figlio di Timeo, sedeva lungo la strada a mendicare.
47. Sentendo che era Gesù il Nazareno che passava, cominciò a gridare: “Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!”
48. Molti lo rimproveravano affinché tacesse, ma lui gridava ancora più forte: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!”
49. Allora Gesù si fermò e disse che lo chiamassero. Chiamarono il cieco, dicendogli: “Coraggio, alzati, ti sta chiamando.”
50. L’individuo, gettando via il mantello, si alzò di scatto e si avvicinò a Gesù.
51. Gesù gli disse: “Che vuoi che io faccia per te?” E il cieco gli rispose: “Rabbunì, che io possa vedere di nuovo.”
52. E Gesù gli disse: “Va’, la tua fede ti ha salvato.” Immediatamente recuperò la vista e seguì Gesù lungo la strada.
CAPITOLO 11
1. Quando si avvicinarono a Gerusalemme, a Betfage e Betania, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli.
2. E disse loro: “Andate nel villaggio di fronte a voi e appena entrati troverete un puledro d’asino legato, sul quale nessuno è mai salito; liberatelo e portatemelo.
3. Se qualcuno vi chiede: ‘Perché fate questo?’ rispondete: ‘Il Signore ne ha bisogno’ e subito lo manderà qui”.
4. Così essi andarono e trovarono il puledro legato fuori, vicino a una porta, in un crocicchio, e lo liberarono.
5. Alcuni dei presenti chiesero loro: “Perché state liberando il puledro?”.
6. Ed essi risposero come Gesù aveva loro ordinato e li lasciarono andare.
7. Portarono il puledro a Gesù, gli misero sopra i loro mantelli e lui vi salì.
8. Molti stesero i loro mantelli lungo la strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li spargevano per terra.
9. Quelli che andavano davanti e quelli che seguivano gridavano: “Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
10. Benedetto sia il regno di Davide, nostro padre, che viene nel nome del Signore! Osanna nei luoghi più alti!”.
11. Gesù entrò a Gerusalemme e andò al tempio; dopo aver osservato tutto attorno e visto che era già tardi, uscì verso Betania con i dodici discepoli.
12. Il giorno seguente, quando lasciarono Betania, Gesù ebbe fame.
13. Da lontano vide un albero di fico con foglie e andò a vedere se avrebbe trovato qualcosa, ma quando si avvicinò, non trovò altro che foglie, poiché non era la stagione dei fichi.
14. Allora Gesù disse all’albero di fico: “Nessuno mai mangi più frutti da te!”. I suoi discepoli udirono queste parole.
15. Poi arrivarono a Gerusalemme. Gesù entrò nel tempio e cominciò a scacciare coloro che vendevano e compravano all’interno del tempio. Rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie di coloro che vendevano i colombi.
16. Non permetteva a nessuno di portare alcun oggetto attraverso il tempio.
17. E insegnava loro, dicendo: “Non è scritto: ‘La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni’? Ma voi l’avete trasformata in una spelonca di ladri”.
18. Gli scribi e i principali sacerdoti, dopo aver sentito queste cose, cercavano un modo per farlo morire perché lo temevano. Infatti, tutta la folla era meravigliata dalla sua dottrina.
19. Quando fu sera, Gesù uscì dalla città.
20. Il mattino seguente, mentre passavano vicino all’albero di fico, videro che era seccato fin dalle radici.
21. Allora Pietro si ricordò e disse a Gesù: “Maestro, guarda, l’albero di fico che hai maledetto è seccato!”
22. Gesù rispose dicendo: “Abbiate fede in Dio.
23. In verità vi dico che se qualcuno dicesse a questo monte: ‘Sgretolati e gettati nel mare’, e non dubitasse nel suo cuore, ma credesse che quanto dice avverrà, gli sarà fatto.
24. Perciò vi dico: tutto ciò che chiederete nella preghiera, credete di riceverlo e lo otterrete.
25. E quando state pregando, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonategli, affinché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni le vostre offese.
26. Ma se voi non perdonate agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre offese”.
27. Poi ritornarono a Gerusalemme, e mentre Gesù camminava nel tempio, i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani si avvicinarono a lui
28. e gli dissero: “Con quale autorità fai queste cose? Chi ti ha dato l’autorità di farle?”
29. Gesù rispose loro: “Anch’io vi farò una domanda. Rispondetemi, e io vi dirò con quale autorità faccio queste cose.
30. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi”.
31. Allora si misero a ragionare tra loro, dicendo: “Se diciamo: ‘Dal cielo’, risponderà: ‘Perché allora non avete creduto in lui?’
32. Ma se diciamo: ‘Dagli uomini’, temiamo la folla, perché tutti considerano Giovanni veramente un profeta”.
33. E rispondendo, dissero a Gesù: “Non lo sappiamo”. Allora Gesù disse loro: “Nemmeno io vi dirò con quale autorità faccio queste cose”.
CAPITOLO 12
1. In seguito, cominciò a parlar loro con delle parabole: “Un uomo piantò una vigna, la recinse con una siepe, vi scavò un torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e partì per un viaggio.
2. Alla stagione della vendemmia, inviò un servo ai contadini per ricevere da loro una parte del frutto della vigna.
3. Ma quelli lo presero, lo picchiarono e lo rimandarono a mani vuote.
4. Di nuovo inviò loro un altro servo, e anche a questo lo colpirono in testa e lo insultarono.
5. Ne mandò ancora molti altri; alcuni furono picchiati e altri uccisi.
6. Aveva ancora un figlio amato; lo mandò anche lui, pensando: ‘Rispetteranno mio figlio’.
7. Ma quei contadini dissero tra di loro: ‘Questo è l’erede; venite, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra’.
8. Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
9. Cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà, distruggerà quei contadini e darà la vigna ad altri.
10. Non avete mai letto questa Scrittura: ‘La pietra che gli edificatori hanno scartato è diventata la pietra angolare;
11. ciò è stato fatto dal Signore ed è meraviglioso ai nostri occhi’?”
12. E cercarono di prenderlo, perché si resero conto che aveva pronunciato quella parabola contro di loro; ma temettero la folla e lo lasciarono andare.
13. In seguito, gli mandarono alcuni Farisei e degli Erodiani affinché lo cogliessero in fallo con le parole.
14. Essi, avvicinatisi, gli dissero: Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti preoccupi di nessuno, perché non guardi in faccia agli uomini, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito pagare il censo a Cesare o no? Dobbiamo pagarlo o no?
15. Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: Perché mi tentate? Portatemi una moneta, voglio vederla.
16. Gliela portarono, ed egli chiese loro: Di chi è l’immagine e l’iscrizione su questa moneta? Ed essi risposero: Di Cesare.
17. Allora Gesù rispose loro: Date a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio. E rimasero meravigliati di lui.
18. In seguito, alcuni Sadducei, che negano la risurrezione, si avvicinarono a lui e lo interrogarono dicendo:
19. Maestro, Mosè ci ha prescritto che se muore il fratello di uno senza figli, il fratello sposi la sua vedova e susciti discendenza al fratello.
20. C’erano sette fratelli; il primo prese moglie, ma, morendo, non lasciò figli.
21. Il secondo la prese e morì senza lasciare figli; così fecero anche il terzo e così tutti e sette, senza lasciare figli.
22. Tutti e sette l’hanno presa in moglie e non hanno lasciato figli. Alla fine, la donna morì anche lei.
23.Nella risurrezione, quando saranno risuscitati, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta come moglie.
24. Ma Gesù rispose loro: Non siete forse nell’errore perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio?
25. Infatti, quando saranno risuscitati dai morti, non prenderanno moglie né saranno dati in sposa, ma saranno come gli angeli nei cieli.
26. Riguardo ai morti che risuscitano, non avete letto nel libro di Mosè, nel passo del roveto ardente, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”?
27. Egli non è Dio dei morti, ma dei viventi. Voi siete in grande errore.
28. Uno degli Scribi, che li aveva ascoltati discutere e aveva visto che Gesù aveva risposto loro saggiamente, si avvicinò e gli chiese: Qual è il primo dei comandamenti?
29. Gesù rispose: Il primo dei comandamenti è: “Ascolta, Israele, il Signore nostro Dio è l’unico Signore;
30. ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Questo è il primo comandamento.
31. E il secondo, simile a questo, è: “Ama il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi.
32. E lo Scriba gli disse: Maestro, hai parlato bene con verità, che c’è un solo Dio e non ce n’è nessun altro al di fuori di lui;
33. e amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l’anima e con tutta la forza, e amare il prossimo come se stessi, vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici.
34. E Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: Non sei lontano dal regno di Dio. E nessuno osava più fargli domande.
35. E Gesù, mentre insegnava nel tempio, disse: Come possono gli Scribi dire che il Cristo è figlio di Davide?
36. Infatti, Davide stesso, per mezzo dello Spirito Santo, ha detto: Il Signore ha detto al mio Signore: “Siedi alla mia destra finché io ponga i tuoi nemici sotto i tuoi piedi”.
37. Davide stesso lo chiama Signore, come può essere suo figlio? E la maggior parte della folla lo ascoltava volentieri.
38. E nel suo insegnamento diceva loro: Fate attenzione agli Scribi, che amano camminare in lunghe vesti e ricevere saluti nelle piazze,
39. e avere i posti d’onore nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti.
40. Essi divorano le case delle vedove e, per l’apparenza, fanno lunghe preghiere. Questi riceveranno una condanna ancora più severa.
41. E Gesù, sedendosi di fronte alla cassa delle offerte, osservava come la gente gettava del denaro nella cassa. Molti ricchi vi gettavano grandi somme.
42. Poi venne una povera vedova e gettò due piccole monete, che fanno un soldo.
43. E Gesù chiamò i suoi discepoli e disse loro: In verità vi dico che questa povera vedova ha gettato più di tutti quelli che hanno gettato nella cassa delle offerte.
44. Poiché tutti gli altri hanno gettato ciò che avevano in abbondanza, ma lei, nella sua povertà, ha gettato tutto ciò che aveva, tutto il suo sostentamento.
CAPITOLO 13
1. Mentre Gesù usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: Maestro, guarda che pietre e che edifici!
2. Gesù gli rispose: Vedi questi grandi edifici? Non rimarrà pietra su pietra che non venga distrutta.
3. Poi, seduto sul monte degli Ulivi, di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogarono privatamente, dicendo:
4. Dimmi, quando accadranno queste cose? Quali saranno i segni che indicheranno che tutto questo si avvicina alla fine?
5. Gesù, rispondendo, cominciò a dire loro: Fate attenzione che nessuno vi inganni.
6. Molti verranno in mio nome dicendo: “Io sono il Cristo”, e inganneranno molti.
7. Quando udrete di guerre e di voci di guerre, non vi spaventate; queste cose devono accadere, ma non sarà ancora la fine.
8. Infatti, una nazione si solleverà contro l’altra e un regno contro l’altro, ci saranno terremoti in vari luoghi, vi saranno carestie e turbamenti. Queste cose sono solo l’inizio dei dolori.
9. State attenti a voi stessi: sarete consegnati ai tribunali e sarete percosse nelle sinagoghe; sarete portati davanti a governatori e re a causa mia, per testimonianza a loro.
10. Prima, però, il Vangelo deve essere predicato a tutte le nazioni.
11. Quando vi condurranno per consegnarvi alle autorità, non preoccupatevi di come difendervi o di cosa dire, perché vi sarà dato da dire in quel momento, poiché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo.
12. Il fratello tradirà il fratello alla morte, il padre il figlio; i figli si solleveranno contro i genitori e li faranno mettere a morte.
13. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome, ma chi persevererà fino alla fine sarà salvato.
14. Quando vedrete l’abominio della desolazione, di cui ha parlato il profeta Daniele, posto dove non dovrebbe essere (chi legge capisca), allora coloro che si trovano in Giudea fuggano verso i monti.
15. Chi sarà sul tetto non scenda in casa né entri per prendere qualcosa dalla sua casa.
16. Chi sarà nei campi non torni indietro a prendere il suo mantello.
17. Guai alle donne incinte e a quelle che allattano in quei giorni!
18. Pregate che la vostra fuga non avvenga d’inverno,
19. perché in quei giorni ci sarà una tribolazione tale quale non è stata fin dall’inizio della creazione che Dio ha creato finora, e non sarà mai più.
20. Se il Signore non avesse abbreviato quei giorni, nessuna carne sarebbe stata salvata; ma per amor degli eletti, che egli ha scelto, ha abbreviato quei giorni.
21. Allora, se qualcuno vi dice: “Ecco, qui è il Cristo”, o “Lì, è là”, non gli crediate.
22. Sorgeranno falsi Cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi per ingannare, se possibile, anche gli eletti.
23. Voi, però, state attenti: vi ho predetto tutto.
24. In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà la sua luce,
25. le stelle cadranno dal cielo e le potenze celesti saranno sconvolte.
26. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole con grande potenza e gloria.
27. E manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
28. Imparate questa parabola dal fico: quando già i suoi rami diventano teneri e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina.
29. Così anche voi, quando vedrete avvenire queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte.
30. In verità vi dico che non passerà questa generazione finché tutto ciò non sia avvenuto.
31. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
32. Ma di quel giorno e di quell’ora nessuno sa, neppure gli angeli che sono in cielo, né il Figlio, ma solo il Padre.
33. State attenti, vegliate e pregate, perché non sapete quando sarà il tempo.
34. È come se un uomo, partendo per un viaggio, lasciasse la sua casa, desse l’autorità ai suoi servitori, a ciascuno il suo compito, e ordinasse al portinaio di vegliare.
35. Vegliate dunque, perché non sapete quando il padrone di casa tornerà: se alla sera, o a mezzanotte, al canto del gallo o al mattino.
36. Che non venga improvvisamente e vi trovi addormentati.
37. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate.
CAPITOLO 14
1. Due giorni dopo, si celebrava la Pasqua e la festa degli azzimi. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano un modo per catturare Gesù con l’inganno e ucciderlo.
2. Dicevano però: “Non durante la festa, perché potrebbe esserci un tumulto tra il popolo”.
3. Mentre si trovava a Betania, nella casa di Simone il lebbroso, mentre era a tavola, una donna venne con un vasetto di olio profumato di vero nardo, molto costoso. Frantumò l’alabastro e versò l’olio sulla testa di Gesù.
4. Alcuni si indignarono e dissero: “Perché si è sprecato questo olio in questo modo?”
5. Avrebbe potuto essere venduto per più di trecento denari e dato ai poveri! E lo rimproveravano aspramente.
6. Ma Gesù disse: “Lasciatela stare. Perché le date fastidio? Ha compiuto una buona azione nei miei confronti”.
7. “I poveri infatti li avete sempre con voi, e quando volete potete fare del bene loro, ma a me non mi avrete sempre”.
8. “Ha fatto ciò che poteva; ha anticipato di ungere il mio corpo per la sepoltura”.
9. “In verità vi dico che ovunque in tutto il mondo verrà predicato questo vangelo, si racconterà anche ciò che questa donna ha fatto, in memoria di lei”.
10. Allora Giuda Iscariota, uno dei dodici, andò dai capi dei sacerdoti per consegnare Gesù nelle loro mani.
11. E quando udirono ciò, si rallegrarono e si misero d’accordo di dargli del denaro. Giuda cercava un’opportunità per tradirlo.
12. Il primo giorno della festa degli azzimi, quando si sacrificava l’agnello pasquale, i discepoli di Gesù gli dissero: “Dove vuoi che andiamo a preparare il pasto pasquale?”
13. Egli mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: “Andate nella città e vi capiterà incontro un uomo che porta un’anfora d’acqua; seguitelo
14. e, ovunque entrerà, dite al padrone di casa: ‘Il Maestro dice: Dov’è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?’
15. Ed egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala arredata e pronta; là preparate per noi”.
16. I discepoli uscirono, entrarono nella città e trovarono tutto come Gesù aveva detto; prepararono la Pasqua.
17. Quando fu sera, Gesù giunse con i Dodici.
18. Mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: “In verità vi dico che uno di voi, che mangia con me, mi tradirà”.
19. Ed essi cominciarono ad attristarsi e a domandargli uno dopo l’altro: “Sono io?”
20. Egli rispose loro: “È uno dei Dodici, colui che intinge con me nel piatto.
21. Il Figlio dell’uomo se ne va, come è scritto di lui; ma guai a quell’uomo per mezzo del quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Sarebbe stato meglio per quell’uomo se non fosse mai nato”.
22. Mentre mangiavano, Gesù prese del pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: “Prendete, mangiate; questo è il mio corpo”.
23. Poi prese un calice, rese grazie e lo diede loro, e tutti ne bevvero.
24. E disse loro: “Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza, che è versato per molti.
25. In verità vi dico che non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò di nuovo nel regno di Dio”.
26. Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
27. Gesù disse loro: “Voi tutti sarete scandalizzati in questa notte, perché è scritto: Percuoterò il pastore, e le pecore saranno disperse.
28. Ma dopo che sarò risuscitato, andrò avanti a voi in Galilea”.
29. Pietro gli disse: “Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo sarò”.
30. Gesù gli disse: “In verità ti dico che tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte”.
31. Ma egli continuava a dire con forza: “Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò mai”. Tutti gli altri dissero lo stesso.
32. Poi arrivarono a un luogo chiamato Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli: “Sedetevi qui mentre io prego”.
33. Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, e cominciò a essere spaventato e angosciato.
34. e disse loro: «L’anima mia è grandemente rattristata, fino alla morte, rimanete qui e vegliate».
35. Andò un po’ più avanti, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, quell’ora gli fosse risparmiata.
36. Disse: “Abba, Padre, tutto ti è possibile; allontana da me questo calice! Tuttavia, non ciò che voglio io, ma ciò che tu vuoi”.
37. Poi tornò e li trovò addormentati, e disse a Pietro: “Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare nemmeno un’ora?
38. Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole”.
39. Andò di nuovo e pregò, dicendo le stesse parole.
40. Tornò e li trovò di nuovo addormentati, perché i loro occhi erano oppressi; e non sapevano cosa rispondergli.
41. Venne per la terza volta e disse loro: “Dormite pure e riposatevi. Basta! È venuta l’ora. Ecco, il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori.
42. Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino”.
43. E proprio mentre stava ancora parlando, arrivò Giuda, uno dei dodici, e con lui una grande folla armata di spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani.
44. Ora, colui che lo tradiva aveva dato loro un segno, dicendo: “Colui che io bacerò è lui; arrestatelo e portatelo via con sicurezza”.
45. Appena giunto, si avvicinò a Gesù e disse: “Rabbì!” e lo baciò.
46. Allora gli misero le mani addosso e lo arrestarono.
47. Uno dei presenti estrasse la spada e colpì il servo del sommo sacerdote, recidendogli un orecchio.
48. Ma Gesù disse loro: “Siete usciti con spade e bastoni, come se steste cercando un brigante, per prendermi.
49. Ogni giorno ero con voi nel tempio, insegnando, e non mi avete arrestato. Ma ciò avviene affinché siano adempiute le Scritture”.
50. Allora tutti lo abbandonarono e fuggirono.
51. Un giovane lo seguiva, avvolto in un lenzuolo di lino sopra il corpo nudo, e i soldati lo afferrarono.
52. Ma egli lasciò il lenzuolo e fuggì via nudo.
53. Lo condussero quindi dal sommo sacerdote, dove si erano riuniti tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi.
54. Pietro lo seguiva da lontano, fino dentro il cortile del sommo sacerdote, e si sedette con i servitori, scaldandosi vicino al fuoco.
55. I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per farlo condannare a morte, ma non ne trovavano.
56. Poiché molti presentavano testimonianze false contro di lui, ma le loro testimonianze non erano coerenti.
57. Allora alcuni si alzarono e presentarono false testimonianze contro di lui, dicendo:
58. “Abbiamo sentito che diceva: ‘Io distruggerò questo tempio costruito da mani umane e in tre giorni ne edificherò uno non fatto da mani umane’.”
59. E nemmeno in questo caso le loro testimonianze erano coerenti.
60. Allora il sommo sacerdote, alzandosi in piedi in mezzo al consiglio, interrogò Gesù dicendo: “Non rispondi nulla a ciò che questi testimoniano contro di te?”
61. Ma egli taceva e non rispondeva. Il sommo sacerdote lo interrogò di nuovo e gli disse: “Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?”
62. E Gesù rispose: “Sì, lo sono; e vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire sulle nuvole del cielo.”
63. Allora il sommo sacerdote stracciò le sue vesti e disse: “Che abbiamo ancora bisogno di testimoni?
64. Avete udito la bestemmia! Che ne dite?” E tutti lo condannarono come colpevole di morte.
65. Alcuni iniziarono a sputargli addosso, a coprirgli il viso e a colpirlo con pugni, dicendo: “Profetizza!” E i soldati lo schiaffeggiavano.
66. Nel frattempo, mentre Pietro si trovava nella corte di sotto, una delle serve del sommo sacerdote arrivò là.
67. Quando la serva vide Pietro che si riscaldava, lo guardò attentamente e disse: “Anche tu eri con Gesù Nazareno.”
68. Ma lui lo negò, dicendo: “Non lo conosco e non so di cosa tu stia parlando.” Poi uscì nell’atrio esterno, e il gallo cantò.
69. La serva, vedendolo di nuovo, cominciò a dire a coloro che erano presenti: “Quest’uomo fa parte di loro.”
70. Ma Pietro negò di nuovo. Poco dopo, coloro che erano presenti dissero di nuovo a Pietro: “Certamente tu sei uno di loro; infatti sei Galileo e il tuo modo di parlare ti tradisce.”
71. Allora Pietro iniziò a imprecare e a giurare: “Non conosco quell’uomo di cui state parlando!”
72. E subito il gallo cantò per la seconda volta, e Pietro si ricordò delle parole che Gesù gli aveva detto: “Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte.” E scoppiò a piangere.
CAPITOLO 15
1. Subito al mattino, i principali sacerdoti, gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio tennero consiglio. Legarono Gesù, lo condussero e lo consegnarono a Pilato.
2. Pilato lo interrogò: “Sei tu il re dei Giudei?” Egli rispose: “Tu lo dici.”
3. I capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose, ma egli non rispose nulla.
4. Pilato lo interrogò di nuovo: “Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano.”
5. Ma Gesù non rispose più nulla, tanto che Pilato si meravigliava.
6. Ogni anno, in occasione della festa, Pilato liberava un prigioniero, quello che la folla richiedeva.
7. Ora c’era un tale chiamato Barabba, prigioniero insieme ai ribelli che avevano commesso omicidio nella rivolta.
8. La folla, urlando, cominciò a chiedere che facesse per loro come era solito fare.
9. Pilato rispose loro: “Volete che vi liberi il re dei Giudei?”
10. Infatti, sapeva che i capi dei sacerdoti lo avevano consegnato per invidia.
11. Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla a chiedere di liberare piuttosto Barabba.
12. Pilato, rispondendo di nuovo, disse loro: “Che devo fare allora di colui che voi chiamate il re dei Giudei?”
13. E di nuovo gridarono: “Crocifiggilo!”
14. Pilato disse loro: “Ma quale male ha fatto?”. E loro gridavano ancor più: “Crocifiggilo!”
15. Pilato, volendo accontentare la folla, liberò loro Barabba. E dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
16. I soldati lo condussero quindi dentro il pretorio, cioè il palazzo del governatore, e radunarono attorno a lui tutta la coorte.
17. Lo vestirono con un mantello di porpora e gli intrecciarono una corona di spine, che posero sulla sua testa.
18. Cominciarono poi a salutarlo dicendo: “Salve, Re dei Giudei!”
19. Gli colpivano il capo con una canna, gli sputavano addosso e si inginocchiavano davanti a lui in segno di scherno.
20. Dopo averlo deriso, gli tolsero il mantello di porpora e gli fecero indossare di nuovo i suoi vestiti. Poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.
21. Costrinsero un certo Simone di Cirene, padre di Alessandro e Rufo, che passava di lì proveniente dai campi, a portare la croce di Gesù.
22. Giunsero poi al luogo chiamato Golgota, che significa “luogo del teschio”.
23. Gli offrirono del vino mescolato con mirra, ma egli non lo prese.
24. Lo crocifissero, poi si divisero i suoi vestiti, gettando la sorte per stabilire ciò che ciascuno avrebbe preso.
25. Era l’ora terza quando lo crocifissero.
26. La scritta dell’accusa che venne apposta sopra di lui era: “Il re dei Giudei”.
27.Crocifissero anche con lui due ladroni, uno alla sua destra e l’altro alla sua sinistra.
28. Così si adempì la Scrittura che dice: “Ed egli è stato annoverato tra i malfattori”.
29. Quelli che passavano di lì lo insultavano, scuotendo la testa e dicendo: “Ehi, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni,
30. salva te stesso e scendi dalla croce!”
31. Allo stesso modo anche i capi dei sacerdoti e gli scribi, beffandosi tra di loro, dicevano: “Ha salvato gli altri, ma non può salvare se stesso!
32. Il Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, affinché vediamo e crediamo”. Anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.
33. Poi, quando fu l’ora sesta, si fece buio su tutta la terra fino all’ora nona.
34. E all’ora nona Gesù gridò a gran voce: “Eloì, Eloì, lamma sabactàni?”, che significa: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”
35. Alcuni dei presenti, udendo ciò, dicevano: “Ecco, chiama Elia”.
36. Uno di loro corse, prese una spugna, la intinse nell’aceto, la mise sulla canna e gli diede da bere, dicendo: “Aspettate, vediamo se Elia viene a liberarlo”.
37. E Gesù, emettendo un forte grido, spirò.
38. E la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo.
39. E il centurione, che era presente di fronte a Gesù, vedendo che aveva gridato così e aveva spirato, disse: “Veramente quest’uomo era Figlio di Dio!”
40. Ora c’erano anche alcune donne che guardavano da lontano, tra le quali Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo il minore e di Giuseppe, e Salome.
41. Erano state queste donne a seguirlo anche quando era in Galilea e lo avevano servito. Erano venute con lui a Gerusalemme.
42. Poi, essendo già sera, poiché era il giorno della preparazione, che è la vigilia del sabato,
43. Giuseppe d’Arimatea, membro del sinedrio, persona autorevole che attendeva anch’egli il regno di Dio, venne audacemente da Pilato e chiese il corpo di Gesù.
44. Pilato si meravigliò che fosse già morto; chiamò quindi il centurione e gli chiese se era passato molto tempo dalla morte.
45. Avendo ricevuto conferma dal centurione, Pilato diede il corpo a Giuseppe.
46.Questi, dopo aver comprato un lenzuolo di lino, scese Gesù dalla croce, lo avvolse nel lenzuolo e lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi rotolò una pietra all’entrata del sepolcro.
47. Maria Maddalena e Maria madre di Giuseppe osservavano dove era stato posto.
CAPITOLO 16
1. ORA, dopo il sabato, Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo e Salome, avevano comprato degli aromi per venire a imbalsamare Gesù.
2. La mattina del primo giorno della settimana, molto presto, si recarono al sepolcro all’alba.
3. Si dicevano tra di loro: “Chi ci aiuterà a rotolare la pietra dall’ingresso del sepolcro?”
4. E guardando, videro che la pietra era stata già rimossa, poiché era molto grande.
5. Entrando nel sepolcro, videro un giovane seduto sulla destra, vestito di una veste bianca, e furono spaventate.
6. Egli disse loro: “Non abbiate paura; state cercando Gesù, il Nazareno, che è stato crocifisso. È risorto, non è qui; ecco il luogo dove l’avevano posto.
7. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; là lo vedrete, come vi ha detto”.
8. Ed esse, uscendo di fretta, fuggirono dal sepolcro perché erano prese dal terrore e dallo spavento; e non dissero nulla a nessuno, perché erano spaventate.
9. Ora, Gesù, risorto la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria Maddalena, dalla quale aveva scacciato sette demoni.
10. Lei andò ad annunciare la notizia a coloro che erano stati con lui e che si trovavano in lutto e piangevano.
11. Ma quando sentirono che era vivo e che era stato visto da lei, non le credettero.
12. In seguito, apparve con un’altra forma a due persone che stavano camminando in campagna.
13. Questi andarono ad annunciare la notizia agli altri, ma nemmeno loro credettero.
14. Infine, apparve agli undici apostoli mentre erano a tavola e rimproverò la loro incredulità e la durezza dei loro cuori perché non avevano creduto a coloro che l’avevano visto risorto.
15. E disse loro: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo a ogni creatura.
16. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
17. E questi segni accompagneranno quelli che avranno creduto: scacceranno i demoni nel mio nome, parleranno nuove lingue,
18. prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non subiranno alcun danno; imponendo le mani sugli infermi, guariranno”.
19. Dopo aver parlato loro, il Signore fu elevato in cielo e si sedette alla destra di Dio.
20. Ed essi, usciti, predicarono ovunque, mentre il Signore operava con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.