Dio è amore

DIO E’ AMORE di Giuseppe Guarino

Dio è amore – 1 Giovanni 4:8 e 16.

(ὁ Θεὸς ἀγάπη ἐστίν è il modo in cui è scritto nell’originale della Bibbia e nell’immagine che compare all’inizio di questo articolo)

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Questa affermazione la troviamo esplicitata nella prima epistola dell’apostolo Giovanni, due volte, a distanza di pochi versi. Dico la troviamo esplicitata perché nel resto della Bibbia e del Nuovo Testamento questa qualità della Persona di Dio non è meno evidente.

La lingua greca utilizzata per scrivere il Nuovo Testamento era certamente più sofisticata della nostra. In questo caso la qualità riferita a Dio è “agape”.

È noto che la lingua greca ha diverse parole per descrivere il concetto, il sentimento o l’azione dell’amore. Che tipo di amore ha Dio come origine e lo caratterizza.

Studiare l’origine delle parole è interessante. A volte, però, e per vari motivi, ciò può portarci fuori strada sul reale significato di alcuni vocaboli all’interno del contesto biblico, Accanto all’etimologia di una parola, deve prevalere l’uso biblico del vocabolo.

Il Koinè è il greco utilizzato per scrivere il Nuovo Testamento, così come era stato utilizzato già secoli prima per tradurre gli scritti di Mosè prima e il resto del Nuovo Testamento poi. Quindi più che Koinè, la lingua originale del Nuovo Testamento è un suo derivato, che potremmo definire – se non chiamare – greco biblico.

L’amore non ci parla qui del sentimento di Dio, ma del modo in cui Egli si relaziona con la Sua creazione.

Oggi il concetto di amore è così lontano da quello biblico che c’è bisogno di resettare ciò che pensiamo o sappiamo dell’amore prima di avvicinarci alla Bibbia per capire l’Amore vero, quello che è qualità di Dio e che stabilisce il modo in cui Egli si relaziona con noi e la maniera in cui noi esseri umani dobbiamo relazionarci gli uni con gli altri.

Per noi esseri umani del XXI secolo, l’amore è l’emozione, la sensazione di benessere e di attaccamento che proviamo per qualcuno, o persino qualcosa, che ci fa desiderare la sua presenza e la sua vicinanza.

Come è descritto l’amore di Dio?

Giovanni 3:16

L’amore di Dio per noi si concretizza, è un dono, un intervenire in maniera amorevole, in soccorso, per uno stato di pericolo, quello della morte eterna. Dio ci ama e ciò lo ha spinto a farci dono di suo Figlio, Gesù, il Cristo, nostro Signore, per salvarci dalla condanna per il nostro peccato.

L’amore di Dio, come spesso viene detto, è un amore incondizionato, spontaneo. Dio ci ama perché Egli è amore e non può che relazionarsi in questo modo nei nostri confronti.

Amore quindi, nella Scritture, significa amare; ed amare significa dare, un percorso da chi ama verso da chi è amato sul quale transitano ciò che si è a sua volta ricevuto in dono e persino ciò che si è.

Chi dice “io amo a modo mio”, non ama. Non sa cos’è l’amore vero. L’amore vero ha dei connotati ben precisi: esso dona e dona incondizionatamente.

L’amore di cui si parla oggi nel mondo non è legato al dare, ma al ricevere. Si ama qualcuno – o persino qualcosa – perché ci fa stare bene. Tutta l’attenzione non è per ciò che chi ama dà, ma il piacere che si ottiene dall’oggetto del nostro amore. E si smette di amare quando quel piacere viene a cessare.

Così non è l’amore di Dio e l’amore che ha Dio come sua sorgente e fonte continua.