La chiave di lettura dell’Apocalisse

di Giuseppe Guarino

Vogliamo davvero capire la Bibbia? Tutta, senza privarci di alcuna benedizione in essa contenuta? Basta tenere in mente giusto pochi dettagli: 1. Il miglior libro sulla Bibbia è la Bibbia; 2. Il miglior insegnante è lo Spirito Santo.

Così semplice? Sì, proprio così semplice! L’uomo ha il piacere di complicarsi la vita (spirituale) e di non comprendere quanto invece Dio gliela voglia rendere semplice: ”

 

1 Rivelazione di Gesú Cristo, che Dio gli diede per mostrare ai suoi servi le cose che devono accadere rapidamente e che egli fece conoscere, mandandola per mezzo del suo angelo al suo servo Giovanni, 2 il quale ha testimoniato la parola di Dio e la testimonianza di Gesú Cristo, e tutte le cose che ha visto,

Questa Rivelazione non è per tutti. Dio mostra “ai suoi servi” le cose che accadranno rapidamente, “presto” da non intendere come “a breve” ma nel senso che le cose descritte in questo libro avverranno velocemente, sorprendendo il mondo – ma non i credenti. “il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte. Quando diranno: «Pace e sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno abbia a sorprendervi” 1 Tess. 5:2-4.

3 Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e serbano le cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino.

Nell’antichità i libri della Scrittura venivano letti a voce alta alla congregazione. La benedizione è quindi estesa a chi leggeva e chi udiva. Sarebbe come dire che nessuno è escluso dalle benedizioni.

4 Giovanni, alle sette chiese che sono nell’Asia: grazia a voi e pace da colui che è, che era e che ha da venire, e dai sette spiriti che sono davanti al suo trono, 5 e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dai morti e il Principe dei re della terra.

Giovanni è l’apostolo, pochi o nessun dubbio in proposito se non quelli sollevati da chi è confuso e non benedetto da quanto egli ha scritto.

La Trinità è subito presente nel libro. Lo Spirito di Dio è chiamato in questo modo così singolare “i Sette Spiriti” per descriverlo come leggiamo anche in Isaia 11:2, dove il medesimo Spirito è chiamato: “Lo Spirito dell’Eterno riposerà su lui: Spirito di sapienza e d’intelligenza, Spirito di consiglio e di potenza, Spirito di conoscenza e di timore dell’Eterno.”

Allo stesso modo come viene descritto il Padre, nella sua eternità, Colui che è, che era e che ha da venire e il Figlio, Gesù il Cristo, il Messia, il Fedele Testimone, il Primogenito dai morti e il Principe dei re della terra.

5 A lui, che ci ha amati, ci ha lavati dai nostri peccati nel suo sangue, 6 e ci ha fatti re e sacerdoti per Dio e Padre suo, a lui sia la gloria e il dominio nei secoli dei secoli. Amen.

Gesù in prima persona ci ha amato. Il Padre lo ha inviato, lo Spirito Santo lo ha unto, ma egli stesso in prima persona ci ha amato e si è offerto per salvarci e ha fatto di noi re (un regno dicono altre versioni) e sacerdoti.

7 Ecco egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà, anche quelli che lo hanno trafitto; e tutte le tribú della terra faranno cordoglio per lui. Sí, amen.

Qui Gesù è descritto che torna in gloria, con le nuvole. Tutti lo vedranno: giudei e non. Non così nel rapimento della Chiesa, quando andremo incontro al Signore nelle nuvole – 1 Tessalonicesi 4:16-17.

8 «Io sono l’Alfa e l’Omega, il principio, e la fine», dice il Signore «che è, che era e che ha da venire, l’Onnipotente».

Chi parla qui? Se accostiamo questa frase alle altre dello stesso tenore nella stessa Apocalisse non avremo dubbi: Gesù.

L’Apocalisse è anche la Rivelazione di Gesù Cristo, della sua persona, come Creatore, Redentore, Signore dell’universo, Messia, Giudice, ecc.

9 Io Giovanni, vostro fratello e compagno nell’afflizione, nel regno e nella costanza di Cristo Gesú, ero nell’isola chiamata Patmos, a motivo della Parola di Dio e della testimonianza di Gesú Cristo. 10 Mi trovai nello Spirito nel giorno del Signore e udii dietro a me una forte voce, come di una tromba,

“Il giorno del Signore” sembra il primo riferimento alla domenica come giorno di culto per i cristiani

11 che diceva: «Io sono l’Alfa e l’Omega, il primo e l’ultimo, e ciò che tu vedi scrivilo in un libro e mandalo alle sette chiese che sono in Asia: ad Efeso a Smirne, a Pergamo, a Tiatira, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicea».

Vediamo qui le parole del Gesù glorificato che fanno eco a quelle del v.8.

I primi destinatari di questo libro sono 7 chiese, è la Chiesa, la Chiesa di ogni tempo che descrivono simbolicamente.

12 Io mi voltai per vedere la voce che aveva parlato con me. E, come mi fui voltato, vidi sette candelabri d’oro 13 e, in mezzo ai sette candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, vestito d’una veste lunga fino ai piedi e cinto d’una cintura d’oro al petto, 

“Figlio d’uomo” è in sé un termine generico. Però Daniele per primo lo utilizza in senso strettamente messianico e lo stesso uso lo troviamo nei Vangeli. Gesù spesso lo usa parlando di se stesso in terza persona. Gesù è anche vero e perfetto uomo!

14 Il suo capo e i suoi capelli erano bianchi come bianca lana, come neve, e i suoi occhi somigliavano ad una fiamma di fuoco, 15 I suoi piedi erano simili a bronzo lucente, come se fossero stati arroventati in una fornace e la sua voce era come il fragore di molte acque, 16 Egli aveva nella sua mano destra sette stelle e dalla sua bocca usciva una spada a due tagli, acuta, e il suo aspetto era come il sole che risplende nella sua forza. 17 Quando lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli mise la sua mano destra su di me, dicendomi: «Non temere! Io sono il primo e l’ultimo, 18 e il vivente; io fui morto, ma ecco sono vivente per i secoli dei secoli amen; e ho le chiavi della morte e dell’Ades.

Il nostro Gesù è morto per noi. Ma è risorto e vivente per sempre. Egli ha vinto sulla morte e sull’Inferno. E qui abbiamo la sua visione gloriosa. Egli è il primo e l’ultimo di cui leggiamo in Isaia, il Messia promesso, Dio stesso che si fa uomo.

19 Scrivi dunque le cose che hai visto quelle che sono e quelle che stanno per accadere dopo queste,

“Scrivi” è l’ordine dato a Giovanni a più volte.

Questo verso ci dà la chiave per la corretta lettura e comprensione di questo libro, che copre:

– le cose che hai visto – PASSATO

– le cose che sono – PRESENTE

– le cose che stanno per accadere dopo queste. – FUTURO

Ogni altro tipo di lettura del testo che non tenga conto di questa descrizione offerta dallo stesso libro, rischia di perdere il senso della Rivelazione che Dio vuole trasmetterci. Tutti le interpretazioni che provano ad aggirare il soprannaturale presente in Apocalisse sono solo miseri tentativi di evitare l’ovvia interpretazione di un testo, per alcuni versi fin troppo chiaro.

20 il mistero delle sette stelle che hai visto nella mia destra e quello dei sette candelabri d’oro. Le sette stelle sono gli angeli delle sette chiese, e i sette candelabri che hai visto sono le sette chiese».

Le cose passate sono quelle che Giovanni ha visto e descritto fin qui.

Le presenti riguardano la Chiesa descritta ai capitoli 2 e 3. Le cose future sono descritte dal capitolo 4 al 22.

LE COSE CHE HAI VISTO

CAPITOLO 1

LE COSE CHE SONO

CAPITOLI 2 e 3

LE COSE CHE AVVERRANNO

CAPITOLI 4 – 22

 

Per chi volesse approfondire, ho scritto diversi articoli e libri sulle profezie bibliche.

Capire l'Apocalisse