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Salmo 1 – una riflessione

di Giuseppe Guarino

1.Beato l’uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori; né si siede in compagnia degli schernitori; 2. ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE, e su quella legge medita giorno e notte. 3. Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli, il quale dà il suo frutto nella sua stagione, e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa, prospererà. 4. Non così gli empi; anzi son come pula che il vento disperde. 5. Perciò gli empi non reggeranno davanti al giudizio, né i peccatori nell’assemblea dei giusti. 6. Poiché il SIGNORE conosce la via dei giusti, ma la via degli empi conduce alla rovina.

L’invito viene da Dio, ma la scelta spetta all’uomo.

Oggi è in voga un atteggiamento socialmente e personalmente dannoso. E’ nell’aria. E me lo ha confermato mio figlio di 7 anni poco tempo addietro, quando, dopo averlo rimproverato, mi ha risposto: “Io sono fatto così”. Non va bene! Perché se ciò che siamo non è come dovremmo essere, bisogna essere pronti a cambiare ed a farlo prima possibile.

Il cambiamento per eccellenza al profondo dell’essere dell’uomo ci viene dalla Parola di Dio.

Vediamo qualche brano biblico in proposito.

“Come potrà il giovane render pura la sua via? Badando a essa mediante la Tua Parola”. (Salmo 119:9)

“Infatti la Parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore”. (Ebrei 4:12)

L’uomo è un essere dotato di intelletto, ma, soprattutto, per quanto ci interessa in questa riflessione, di una spiritualità. Quest’ultima è una delle poche cose della nostra vita della quale possiamo decidere l’indirizzo. Possiamo sopirla e lasciarci trascinare dalla corrente: gli schernitori, i peccatori si incontrano lungo la via  – non dobbiamo andarli a cercare, è facile apprendere e seguire i loro modi. Al contrario possiamo decidere di curare la nostra vita spirituale meditando la Scrittura,  “giorno e notte”, cioè con impegno, animati da un desiderio reale di volere conoscere e fare ciò che è bene.

Ricordiamo cosa disse Gesù:

“Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa”. (Matteo 7:13)

Oggi più che mai l’uomo è schiavo dei suoi istinti e dei suoi desideri, molti divenuti vizi, che non riesce più a controllare. E ciò è la conseguenza dell’atteggiamento di accettazione per qualsiasi comportamento. Oggi il rimprovero non è più permesso. Un insegnante non può nemmeno dire un “ti boccio” senza rischiare il posto di lavoro. Un genitore non può dare uno scappellotto al figlio senza rischiare conseguenze. Dappertutto la politica è del lasciare fare a tutti tutto quello che vogliono fare.

Molti, ragazzi ed adulti, agiscono giustificandosi: “mi sono sentito di fare così”. Altri: “io faccio come mi pare”. Altri ancora: “io sono come sono”.

In tutti questi atteggiamenti che oggi sembra anacronistico definire di ribellione, l’uomo moderno sente di avere finalmente acquistato la propria libertà perché può agire come meglio gli aggrada. Ma siamo sicuri che questa falsa libertà non mascheri una prigionia ancora più subdola?

Alexander Crowley è definito il padre del satanismo moderno. Il suo motto era: “Fai ciò che vuoi”. Per lui era questa l’unica legge che contava: in pratica, l’assenza di ogni legge. Crowley visse circa un secolo fa. Ha influenzato tantissimi artisti, fra i quali: The Beatles, Led Zeppelin, Marylin Manson, Ozzy Osborne, ecc. La verità è che, in maniera subdola, per anni, la filosofia della negazione del bene è stata promossa attraverso tutti i media (musica, films, ecc.) fino a riuscire oggi di fatto a sostituirsi all’atteggiamento che ogni uomo dovrebbe avere e che Gesù sintetizza  nelle parole della sua meravigliosa preghiera: “sia fatta la Tua volontà”. Chi si crede libero “facendo ciò che vuole” è solo caduto nella trappola del nemico più grande dell’uomo.

Anche quando veniva scritto il Salmo 1, oltre due millenni fa, non era facile scegliere la volontà di Dio ed era più semplice seguire la scia, l’andazzo di questo mondo. E non è facile giornalmente, aggrapparci al Signore con tutto noi stessi per non essere trascinati via dalla malvagità che ci circonda e ci vorrebbe sommergere. Ma mi danno una grande consolazione le parole di questo Salmo: mentre il mondo va alla rovina spirituale, Dio ci vede (“Poiché il SIGNORE conosce la via dei giusti”) ed è per questo che il Salmo premette su tutto che è “Beato …” l’uomo che sceglie la via di Dio. Sono inoltre meravigliose le parole dell’apostolo Giovanni, scritte quando ormai verosimilmente si trovava al tramonto della sua esistenza terrena, così come la promessa che queste implicano:

“E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.” (1 Giovanni 2:17)

L’invito viene da Dio, ma la scelta spetta all’uomo.

Caro amico, cara amica, adesso è il momento di scegliere la via del Signore! Questa la promessa:

“Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne.” (Ezechiele 36:26)