liberi, amici e collaboratori di Dio

di Giuseppe Guarino
Dio soltanto può dare all’uomo libertà e dignità. E’ un’affermazione forte, me ne rendo conto. Ma credo che sia vera.
Lo Spirito Santo, il Consolatore, parla al nostro cuore, suscita la voce della nostra coscienza e ci convince del nostro stato di peccatori davanti a Dio e del bisogno di essere salvati in Cristo.
“Eppure, io vi dico la verità (E’ Gesù che parla): è utile per voi che io me ne vada; perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò.
Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio”.
Giovanni 16:7-8
E’ lo Spirito di Dio che ci guida nella Verità ed è per questo che il Signore disse:
“Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. Giovanni 8:32
La conoscenza della Verità ci rende liberi di seguire la Via di Dio. Ciò non ci era possibile prima che lo Spirito Santo ci illuminasse.
Se lo Spirito di Dio convince, lo spirito dell’errore ed il diavolo seducono e schiavizzano.
Non è forse sotto gli occhi di tutti che i vizi di questo mondo asservono l’uomo, privandolo della sua libertà di scelta? La coscienza non tace di sicuro nell’uomo che  va a giocarsi i soldi della propria famiglia: sa che è un errore, eppure non riesce a resistere!
Allo stesso modo, si sa che rubare è un peccato contro Dio ed il prossimo, eppure gli uomini continuano a rubare, alcuni senza riuscire a fermarsi.
Per non parlare della menzogna, così incontenibile nella bocca di alcuni, al punto che costoro non riescono più a dire la verità nemmeno per sbaglio.
Per non parlare poi di vere e proprie dipendenze, come quella dalla droga o dall’alcool, che sono vere e proprie terribili schiavitù.
Gesù rispose loro: “In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato.  Giovanni 8:34
Il cristiano è libero. Può scegliere. E’ libero di servire Dio, ma anche di scegliere di non farlo.
Lo stesso non si dica del peccatore. Il peccato è un laccio al collo, una schiavitù pesante, terribile, dalla quale non è possibile fuggire senza invocare l’aiuto dell’Altissimo. Per questo è indispensabile l’opera potente dello Spirito Santo stesso, per cambiare il cuore dell’uomo, aprire le sue orecchie e renderlo sensibile alla voce di Dio, alla Sua Parola.
Vi sono due immagini molto belle nella scrittura per descrivere come il Signore ci ha liberati.
” … Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra. A lui che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue,  che ha fatto di noi un regno e dei sacerdoti del Dio e Padre suo”.  Apocalisse 1:5-6
Lo schiavo dell’antichità poteva letteralmente pagare la propria libertà, pagando un corrispettivo come riscatto. La Bibbia usa questa metafora e ci dice che il sangue versato da Gesù sulla croce è il prezzo pagato perché noi fossimo riscattati, liberati, e da schiavi del peccato potessimo essere liberi servitori della giustizia e di Dio.
“… appunto come il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti.”  Matteo 20:28
“Voi siete stati riscattati a caro prezzo; non diventate schiavi degli uomini.” 1 Corinzi 7.23
“Questo è buono e gradito davanti a Dio, nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità. Infatti c’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, che ha dato sé stesso come prezzo di riscatto per tutti; 1 Timoteo 2:3-6
Dopo averci dato la libertà, Dio ci dà anche la dignità, una dignità della quale il peccato ci voleva spogliare.

“Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio”. Giovanni 15:15

Gesù ci chiama suoi amici ed io non so quale privilegio possa essere più grande di questo!
Ma forse ve ne è un altro che sta allo stesso livello.
“Ora, colui che pianta e colui che annaffia sono una medesima cosa, ma ciascuno riceverà il proprio premio secondo la propria fatica. Noi siamo infatti collaboratori di Dio, voi siete il campo di Dio, l’edificio di Dio”. 1 Corinzi 3:8-9.
Ricordo quando per la prima volta il mio capo si rivolse a me davanti ad altre persone definendomi un suo collaboratore – quindi non solo uno alle sue dipendenze, un impiegato, ma una persona che lavorava con lui, insieme a lui, per portare avanti, in quel caso, l’azienda.
Inutile dire quanto sia bello immaginare, anzi, essere coscienti di essere collaboratori di Dio! Anche scrivendo questo articolo, è meravigliosa la consapevolezza di fare tutto insieme al Signore e per l’opera del Signore.
Cerchiamo libertà  … cerchiamola nel Signore.
Cerchiamo dignità … cerchiamola nel Signore.
Egli solo è la fonte di ogni bene per l’uomo.




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