Cos’è Verità? La Chiesa Cattolica Romana ieri e oggi e l’autentica fede biblica.

Cos’è Verità?

La Chiesa Cattolica Romana ieri e oggi e l’autentica fede biblica.

 

Sto leggendo un libro meraviglioso: “Le origini gnostiche del culto mariano” di Renato Giuliani edito da Passaggio – se vi volete bene, procuratevene una copia. E mi sono ricordato tante cose e tante di nuove ne sto imparando.

Le origini gnostiche del culto mariano

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Anni fa scrissi prima un opuscoletto, poi un libro. Non è tra i miei più venduti.  Anzi, io direi che è fra i miei dimenticati. E credo che sia comprensibile anche perché. Perché: a nessuno o quasi interessa più la diatriba con la Chiesa Cattolica, visto che di cattolici come quelli che sono cresciuti con me 50 anni fa non ne esistono praticamente più. Oggi i problemi sono altri.

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Senza andare troppo nei dettagli di una situazione che è ben nota a tutti, basta dire che ad una veloce consultazione su Wikipedia ci viene proposto un dato statistico – secondo me, a occhio sottostimato – sia del numero dei cattolici nominali sia dei cattolici osservanti:

– 2006. L’88% degli italiani si dichiara cattolico. Il 37% praticante.

– 2016. Il 71% degli italiani si dichiara cattolico. Il 25% praticante.

Quando mi convertii alla fede evangelica, nel lontano 1981, si discuteva su cosa fosse Verità: ciò che insegnava la Chiesa Romana o ciò che sostenevamo noi evangelici che riconoscevamo l’autorità della Bibbia soltanto. Erano bei tempi! Era un dialogo spesso costruttivo, che portava da qualche parte, che stimolava una migliore consapevolezza di ciò in cui si credeva.

Oggi la situazione è molto diversa.

La gente non crede più a molto. All’interno delle nostre chiese evangeliche, i cristiani credenti di prima generazione e in buona percentuale anche quelli di seconda, mostrano zelo e una fede autentica. Lo stesso dicasi per i molti movimenti di ispirazione evangelica ma rimasti fedeli al cattolicesimo, che sono costituiti da credenti che vivono la fede in maniera vera e consapevole. Ma la maggior parte degli italiani oggi è in bilico fra un cattolicesimo esteriore, di facciata, e un ateismo pratico osservato nella quotidianità.

Oggi la maggior parte della gente alla quale parli di Dio, usa altri termini, sicuramente, ma fa eco alle parole di Pilato, che viveva in una società intrisa come la nostra di dubbi filosofici e di un acceso spirito sincretista: “Cos’è Verità?

La stessa capacità di adattarsi e manifestare opportunismo socio-religioso che ha fatto della Chiesa Cattolica la prima denominazione cristiana nel mondo, la sta spingendo verso estremi un tempo impensabili che finiscono solo per farla cadere in incolmabili contraddizioni e, inevitabilmente, farla implodere – come è sotto gli occhi di tutti che sta avvenendo.

Si poteva capire o meno l’importanza del papato di Ratzinger, ma è fuori dubbio che questo era promotore di coerenza e stabilità. Benedetto XVI stava dietro al Catechismo della Chiesa Cattolica – leggetelo, vi sorprenderà – che rappresenta un lucido e pregevole ponte fra un’insostenibile assolutismo spirituale del passato ed un importantissimo desiderio di riavvicinarsi al dettato evangelico.

Potete leggerlo online seguendo questo link

Catechismo della Chiesa Cattolica – Indice Generale

Risultato? Ratzinger stava antipatico a molti e prima che lo facessero fuori (scusate, non avrei dovuto dirlo) con profonda lucidità ha rassegnato delle dimissioni che sapevano di: “sbrigatevela voi, io il mio dovere l’ho fatto,  ci ho provato”.

Completamente diverso il papato di Francesco, il quale, probabilmente poco interessato alla dottrina e alla stessa Tradizione Cattolica, mira politicamente a racimolare il maggior numero possibile di consensi – in ogni direzione. Si tratta di un Gesuita che eletto Papa, prende il nome di Francesco. Questa sola presentazione basterebbe a descrivere il soggetto che oggi sta alla guida spirituale di una buona fetta della “cristianità”. Chi lo vuol capire, lo capisce.

Con la sua eccessiva apertura, non è difficile prevedere che Francesco possa preludere al definitivo naufragio del cattolicesimo in una forma di irrimediabile apostasia – come già altre denominazioni hanno fatto e stanno facendo.

E in questo quadro così folle, da cristiano, credente, praticante, amante della Verità che è una ed esiste – che si è rivelata in maniera tanto tangibile da farsi uomo in Gesù di Nazareth – io riscopro quanto sia fondamentale la testimonianza delle Sacre Scritture, insostituibile e immutabile fonte di Verità spirituale – 2 Timoteo  3:16-17

La Sacra Scrittura, la Bibbia, ha la precedenza su qualsiasi ministero personale, su qualsiasi preteso sviluppo teologico, qualsiasi tentativo di istituzionalizzazione della Verità che tende a voler creare un monopolio a favore di questo o quel movimento, denominazione, gruppo, associazione o chiesa. La Bibbia mette un punto fermo: stabilisce una volte per tutte l’insegnamento della fede cristiana, e si eleva, grazie al fatto comprovato che è stata oggetto di interpretazione ma mai di manipolazione, al di sopra di ogni idea personale, tramandando in maniera fedele il pensiero del Cristo e dei suoi apostoli e discepoli.

La Chiesa Cattolica dei primi secoli, originariamente fedele al dettato evangelico, naufraga ad un certo punto quando alla sua guida si pone la chiesa romana. Siamo nel IV secolo, quando la legittimazione dell’imperatore romano finisce per nuocere alla Chiesa più delle persecuzioni. Inizia il compromesso, il dispotismo, la cura per il potere temporale e i titoli imperiali: il papa stesso diviene “Pontefice Massimo” titolo fino ad allora riguardante l’imperatore. Fu così poi che un passo alla volta, un’aggiunta alla volta all’insegnamento evangelico, nacque la Chiesa Cattolica Romana come la conosciamo tutti noi, quelli della mia età, quella che fino a 50 anni fa aveva dei connotati chiari e definiti.

Poi accade forse l’impensabile, il passaggio da un estremo all’altro. Se in passato la Chiesa papale si dichiarava l’unica ancora sicura di salvezza, con Francesco ci siamo svegliati in un mondo dove tutte le forme di fede vanno bene, persino quelle non cristiane. Come si concilia la totale chiusura del passato e gli elementi che di tale passato determinano anche il presente, con la totale apertura e l’inconciliabile iper-sincretismo della Chiesa Cattolica odierna?

Qual è l’antidoto contro tali comportamenti contraddittori?

Ovviamente la retorica intellettuale può giustificare e conciliare tutto, come la filosofia che permette di sostenere tutto e il contrario di tutto con sofisticate argomentazioni e capriole teologiche. Ma la disarmante semplicità dell’uomo medio e della logica spiccia che prevale sulle chiacchiere infinite, a volte percepisce il vero in maniera più inequivocabile e diretta rispetto ai sofisticati (vedi l’etimologia della parola che la lega ai sofisti greci) sproloqui dei dotti, intenti più al mantenimento dei propri privilegi che alla ricerca della Verità.

Se il credente cattolico medio naufraga nell’indifferenza e non è animato da alcuno stimolo per la Verità, quella appunto con la V maiuscola, non ha tutti i torti. Il ragionamento esplicito o implicito è semplice:

– La Chiesa Cattolica Romana di oggi è inconciliabile con quella del passato; o, se volete, gli elementi della Chiesa Cattolica del passato della Chiesa di oggi, sono inconciliabili con certe posizioni che questa sta assumendo.

– Se la Chiesa Romana era nel giusto nel passato, sbaglia oggi.

– Se la Chiesa Romana è nel giusto oggi, aveva sbagliato nel passato.

– La Chiesa Cattolica Romana ha sbagliato certamente nel passato, in quanto istituzione religiosa certamente, ma ancor di più politico-militare, che accentrava ogni autorità spirituale al papato ed al clero romano. Ma sbaglia anche oggi, delegittimandosi con una assoluta apertura a forme religiose diverse persino dal cristianesimo, promuovendo un relativismo che è inconciliabile con il senso stesso della sua esistenza.

Qual è l’antidoto a tutto ciò?

La Bibbia, la Parola di Dio, la Sacra Scrittura.

È lì che troviamo la Verità, il cristianesimo com’era e come dev’essere. Un cristianesimo promotore di un rinnovo autentico dello spirito dell’uomo per mezzo dello Spirito Santo, che salva, che ricrea la comunione con Dio che il peccato (parola che rimanda a un concetto tabù e desueto) ha interrotto. Non c’è cristianesimo autentico senza un Vangelo che annuncia la salvezza in Cristo, che invita al ravvedimento e promuove intimità con Dio che, ricevuto Gesù (Giovanni 1:12), solo in quel caso diviene nostro Padre e noi suoi figli.

Gesù non era armato di retorica. Parlava chiaro e diretto. L’unico interesse che lo muoveva era il suo amore per noi. Parlando con i suoi discepoli Gesù disse: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14:6). Semplice no?

Per conoscere la Verità basta avvicinarci alle Sacre Scritture, aprire le pagine dei Vangeli e leggerli. È una questione personale, è una ricerca di intimità con Dio, non un’adesione a questa o quella religione.

Chi ha pervertito – piano piano – l’autentico messaggio evangelico per proprio interesse, favorendo una vacua religiosità che rende senz’altro più manovrabili e controllabili ne renderà conto a Dio a suo tempo. Al cattolico che rimane tale, almeno esteriormente; a chi ha smesso di credere perché ha visto contraddizioni ed errori umani; a chi ha lasciato il cattolicesimo ma è rimasto deluso dalle altre istituzioni religiose; a tutti costoro e a ogni persona consigliamo di avvicinarsi al Gesù vero che parla attraverso le pagine della Sacra Scrittura e dello Spirito Santo (suo vero Vicario) per sperimentare la differenza fondamentale che esiste fra religione (che è illusione e imitazione) e relazione, scegliendo senza esitazione quest’ultima.