Il nostro luogo deserto

Al mattino (Gesù) si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava. ” (Marco 1:35 – CEI)

Se c’è una cosa che noto nell’uomo moderno è la nostra difficoltà a staccare, ad appartarci, a dedicare tempo a noi stessi: alla riflessione. Se siamo cristiani alla preghiera. La vita frenetica dei nostri giorni lo rende difficilissimo, avendoci letteralmente disabituato, alla solitudine, al silenzio ed alla naturale riflessione e contemplazione che ne consegue.

Quando ero piccolo c’era un momento quando semplicemente noi bimbi non facevamo niente. Oggi i nostri figli sono continuamente intrattenuti, per colpa nostra o dei mezzi di comunicazione dei nostri tempi. Se non sono a scuola, ascoltano musica, se non ascoltano musica guardano un film. I cartoni in tv sono h.24. Se sono cresciuti a sufficienza stanno tutto il giorno al telefono cellulare – del resto lo facciamo anche noi, no?

Devo confessare che per trovare un po’ di silenzio e tempo per me stesso rimango sveglio la notte fino a tardi, quando il resto della famiglia è a letto, o mi sveglio ed alzo ad orari impossibili, le tre o le quattro del mattino.

Trovare del tempo per il silenzio, per la riflessione personale, per la preghiera, per la lettura della Scrittura e la sua profonda meditazione è molto importante. E mi accorgo che la vita odierna tenta in ogni modo di privarci di questi momenti così preziosi.

Per quanto fosse importante la sua missione, per quanto amasse il suo popolo, i suoi discepoli, per quanto fosse conscio dell’immenso lavoro che c’era da fare, Gesù trovava il tempo per appartarsi e pregare, trascorrere del tempo in comunione con il Padre.

Dobbiamo trovarlo anche noi quel tempo. Dobbiamo insegnare ai nostri figli a trovarlo. Staccarci in qualche modo dalla corsa della vita per leggere e meditare la Scrittura, per pregare,

L’intrattenimento è il nuovo oppio e la distrazione. La TV, internet, Facebook, Instagram, le cuffiette anche quando passeggiamo, tutto è concepito per intrattenerci. Un’attività in se bella ed utile, ma solo se riusciamo anche a trovare lo spazio per i silenzi, per noi stessi… per Dio e per la Sua Parola.